Palermo – Rinaudo, una vita nel calcio con il rosanero nel destino
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Tullio Filippone
In seguito alla burrascosa vicenda del tandem Silvio Baldini e Renzo Castagnini, terminata con le dimissioni di entrambi, il Palermo era alla ricerca di un direttore sportivo per la costruzione della squadra. La società decise di promuovere Leandro Rinaudo, ex direttore tecnico del settore giovanile rosanero, nominato durante la rifondazione del Palermo di Dario Mirri nell’estate del 2019. Il difensore palermitano era ritornato nella sua città natale, undici anni dopo il trasferimento al Napoli, con le lacrime sul volto e la voce rotta salutava il popolo rosanero. Con l’obiettivo di accontentare il nuovo allenatore Eugenio Corini, ex compagno di squadra e capitano del Palermo, con lo scout del City Group, Luciano Zavagno, hanno completato la rosa in pochissimi giorni.
La nuova carriera di Rinaudo
Dalle trattative più complesse: come Segre e Saric, ai colpi last minute: di Mateju e Claudio Gomes. Dopo aver svolto la trafila delle giovanili rosanero, Rinaudo venne mandato in prestito al Varese, successivamente alla Salernitana, e infine al Cesena. In una notte di dicembre del 2005, fece esplodere di gioia i tifosi rosanero, con la doppietta rifilata al Brondby in Europa League. Nonostante le ottime prestazioni, venne mandato in prestito al Siena e l’ultimo valzer a Palermo nel 2007/2008 con 22 presenze e 2 gol.
Nell’estate del 2008 approdò al Napoli, con la squadra partenopea tocca l’apice della sua carriera, in seguito si trasferì alla Juventus, alla corte di Luigi Delneri. Infine, svolge l’ultima carriera in Serie A con la maglia del Livorno. Nel 2016 è iniziata la carriera da dirigente, aiutato dall’esperto Giorgio Perinetti, aggiudicandosi il premio di miglior direttore sportivo della B nel 2018. Nella giornata di ieri, è diventato ufficialmente il direttore sportivo del Palermo, un sogno partito dall’officina del papà alla Kalsa.
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