Nell’ultimo match in casa, quello contro il Pisa, un dettaglio è saltato agli occhi dei tifosi: il prato del Renzo Barbera. Il manto erboso dello stadio, infatti, non era nelle migliori condizioni. Spesso esaltato per il suo colore e per la perfezione dell’erba, nei giorni scorsi è stato al centro di alcune critiche. Alcune parti del campo erano prive di erba, e il terreno sembrava quasi consumato, nonostante il Palermo non vi giocasse da quindici giorni. Per questo tuttavia c’è una spiegazione.
La condizione del prato del Renzo Barbera di Palermo
Secondo alcuni studi, infatti, il clima estivo del centro sud è ottimale per i campi in erba naturale che, tuttavia, risentono molto delle piogge improvvise e dei cambi di stagione. In questi casi l’erba andrebbe cambiata, con quello che i tecnici chiamano cambiamento floristico. Una pratica tuttavia difficile, dovuta alle tempistiche dei campionati italiani. Il ricambio di erba ha dei tempi ben precisi, che spesso vengono “ostacolati” dagli impegni delle squadre.
La soluzione, in futuro, per molti stadi potrebbe essere la conversione all’ibrido. Cioè dei manti con erba naturale e sintetica. Una tipologia che si sta diffondendo principalmente al nord, proprio a causa delle condizioni climatiche spesso avverse. Il campo del Renzo Barbera, dunque, è stato colpito dal cambio di stagione e dalle improvvise piogge delle scorse settimane. Non resta altro che aspettare la risemina e la nuova erba per vederlo al meglio.
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