Palermo – La rivoluzione rosanero consegna a Corini gli uomini per il suo 4-3-3
Contro l’Ascoli il tecnico potrà schierare il modulo a lui più congeniale. Del Palermo allenato da Baldini l’unico sicuro del posto è rimasto Brunori.
L’alternativa è rappresentata dal 4-3-1-2 per una squadra che in due settimane è stata rivoltata in ogni reparto.
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L’articolo di Tullio Filippone sottolinea come alla fine della rivoluzione che ha cambiato il volto alla squadra l’unico della vecchia guardia che ha la certezza del posto è Brunori che peraltro è anche candidato a prendersi la fascia di capitano. Con i nuovi arrivi Corini adesso ha gli uomini adatti per giocare con il suo 4-3-3: le gerarchie al momento dicono Stulac in cabina di regia con Segre e Broh ai suoi fianchi. Potrebbe essere questo il centrocampo nella gara con l’Ascoli dove Bettella dovrebbe sostituire lo squalificato Marconi e Di Mariano prendere il posto di Floriano.
Palermo, la formazione base sembra questa
Del vecchio Palermo, in una ipotetica formazione, potrebbero restare solo Buttaro e Brunori con il bomber però ad essere l’unico ad avere la certezza del posto. Anche Buttaro è a rischio soprattutto dopo l’arrivo dell’esperto difensore Mateju, ex Brescia, Venezia e nazionale ceco, un fedelissimo di Corini ed anche un jolly di difesa. L’esplosione di Broh ha un po’ mischiato le carte a centrocampo e se dovesse arrivare Saric il terzetto titolare potrebbe essere completato da Stulac e Segre. In ogni caso Damiani sembra destinato alla panchina. Nelle ultime ore contatti con il Monza per Machin, un profilo di primissimo piano che sembra più un’alternativa a Saric che non un sesto elemento per il centrocampo.
Dal centrocampo con Stulac all’attacco con Di Mariano: ecco il Palermo di Corini
Anche in avanti sono cambiate le gerarchie con l’arrivo di Di Mariano che nel modulo di Corini è quell’attaccante esterno che parte da sinistra per dialogare con Brunori e cercare il gol. A destra il titolare sembra Elia e dunque Valente e Floriano rischiano di restare in panchina. Tutto ciò ovviamente solo virtualmente perché nel calcio moderno con cinque sostituzioni tutto può essere modificato in qualsiasi momento. Anche perché è stato lo stesso Corini a indicare in Floriano quell’elemento in grado di dare qualità e imprevedibilità sulla trequarti.
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