spezia elia

Salvatore Elia si è presentato oggi per la prima volta ai microfoni della sala stampa.

Dopo le ottime prestazioni viste in campo contro il Perugia ed il Bari, il nuovo esterno d’attacco rosanero è intervenuto in data odierna nella sala stampa del Renzo Barbera. Un arrivo a Palermo per Elia, che in qualche modo segna la testimonianza della volontà di seguire le stesse orme del padre Firmino. Tanti sono stati gli argomenti di discussione in risposta alle domande poste durante la conferenza stampa. Di seguito le sue primissime parole.

LE DICHIARAZIONI DI ELIA

Sull’inizio da sogno

“È stato un inizio positivo. Quando è arrivata la chiamata è stata un’emozione enorme anche per il passato di mio padre. Sono venuto qui per far bene, ma non mi immaginavo un inizio del genere. Io sono un professionista, poi quello che è successo lo sapete tutti. Non ho avuto timore, sono arrivato con un nuovo mister direttamente. Mi sono trovato subito bene con Corini e il nuovo direttore. Ogni squadra in cui sono stato mi ha lasciato qualcosa. Palermo è stata una scelta sentita, può essere un bel trampolino se dimostri quello che vali.”

Su Corini e su suo padre

“La nostra squadra è un bellissimo gruppo, i vecchi ci hanno accolto benissimo. Quando in B hai un bel gruppo fa la differenza. Corini ha le sue idee e le spiega benissimo e noi le riusciamo a cogliere. Andiamo tutti nella stessa direzione. Mio padre? È molto felice, ma la prima cosa che gli ho detto e che non voglio essere ricordato come il figlio di Firmino. Voglio far bene per farmi ricordare come Salvatore Elia. La posizione che ricopro mi piace, in attacco, ma anche in difesa posso dare una mano posso fare entrambe le fasi.”

Intesa con Brunori e obbiettivo

L’emozione del primo gol? È stato un’emozione unica però non ho esultato, per rispetto contro il Perugia. Spero di ripetermi sabato per esultare come si deve. L’intesa con Brunori? A livello personale mi trovo bene con Matteo, è una grande persona sia dentro che fuori dal campo, se può da sempre un mano. La competizione aiuta sempre a far meglio e siamo professionisti. Per i nuovi rinforzi? Siamo felici, perché giocatori forti vuol dire competizione e ti spinge a dare il massimo in ogni partita. Inoltre sappiamo che così possiamo competere con tutte le squadre, in una Serie B che è un A2 questo è molto importante.”

L’emozioni del “Barbera”

“L’anno scorso ho visto le finali playoff, perché ho visto uno stadio pieno e mi sono detto “vorrei giocare lì un giorno”. Tanto che quando è arrivata la chiamata quello è stato importante. Io mi sento maturo ma credo ci sia sempre da migliorare, per arrivare alla giusta condizione, ma c’è sempre da migliorare e crescere. Alla fine se a livello personale raggiungo un obiettivo personale, che non rivelo per scaramanzia, e se il Palermo raggiunge traguardi importanti. La maglia del primo gol? me lo son tenuta, papà la voleva ma era così importante che me la son tenuta io. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare.”

 

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