Un’altra violenza si è consumata per le vie notturne di Palermo. Come spesso accade, la vittima è una straniera. Una giovane donna tedesca di 25 anni che ricorderà con amarezza il suo soggiorno nella bella isola. Come riporta Gds.it, la donna non ha avuto il tempo di rincasare e in Via Pollara, a pochi passi dal tribunale, ha subito una violenza da parte di un uomo che, dopo, si è dileguato velocemente.

“Sono stata violentata da uno sconosciuto sotto casa”. Così, la donna ha denunciato l’uomo con ancora i segni evidenti della violenza. Ciò ha permesso alla polizia di eseguire un primo identikit del violentatore. Inoltre, la zona è circondata da telecamere di videosorveglianza che potrebbero fare la differenza nella cattura dell’aggressore. L’atmosfera brillante e colorata delle ore notturne palermitane, pare non risparmi ancora barbari atti rivolte alle donne.

La percezione del corpo femminile come un intoccabile tempio da osservare da lontano, per molti, ancora troppi cavalieri, sembra difficile da comprendere. La donna, ancora, risulta l’oggetto da possedere senza permesso, senza pietà. E forse, il pianto in un’altra lingua, con frasi incomprensibili, permette al violentatore di essere più spietato. Perché lui non vuole sentire, vuole solo finire e lasciare alla vittima un pianto eterno che parla la lingua di tutte le donne violentate.

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