Palermo Broh

La stagione del Palermo è iniziata nel migliore dei modi: tripletta di Matteo Brunori e vittoria per la squadra, temporaneamente, di mister Di Benedetto. La formazione che è scesa in campo era pressoché la stessa che ha vinto meritatamente i playoff; giusto qualche piccola differenza come l’ingresso dal primo di Mirko Pigliacelli al posto di Samuele Massolo e Jeremie Broh nella mediana al posto del partente Jacopo Dall’Oglio e del, non ancora al meglio Samuele Damiani.

La partita di Broh è subito ottima dopo 180 secondi: palla conquistata a centrocampo e gioco allargato per Valente. Da lì Valente non si fa pregare due volte per trovare Brunori che porta in vantaggio il Palermo. Una partita che continua sempre crescendo per l’ex Sudtirol e conferma ciò che di bene, effettivamente, il giocatore ha fatto nel corso dell’ultima stagione nella quale ha anche vinto il campionato da assoluto protagonista. Perché Jeremie Broh è cresciuto; Broh non è più il calciatore che giocava nel Palermo di Boscaglia.

La cura Javorcic ha funzionato ed adesso il Palermo ne prende gli effetti. Un giocatore che per strapotere fisico e tecnica, oltre che per conduzione palla e visione di gioco, ha giganteggiato a centrocampo. Che sia un segnale che Broh possa far parte in maniera centrale del nuovo Palermo? La prima è andata e con sé, ha portato le prime piccole certezze come Valente e Brunori, Broh si piazza sicuramente nel tavolo del certezze, perché, giocando come la partita di ieri contro la Reggiana, può veramente dire la sua.

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