Massimo Volta

Cresce l’attesa ma si riduce il tempo: mancano 24h ai playoff di Lega Pro che vedranno sfidarsi, da una parte la Triestina di Cristian Bucchi e dall’altra il Palermo di Silvio Baldini. La stagione del Palermo, così come quella della Triestina, passa dalla doppia sfida del Nereo Rocco e del Renzo Barbera. La formazione dei giuliani presenta giocatori che hanno calcato i palcoscenici della Serie A e Serie B come Giuseppe De Luca, Marcello Trotta e Marco Crimi. A questi giocatori, però, nella formazione della Triestina si deve aggiungere Massimo Volta che ha addirittura giocato la Champions League con la maglia della Sampdoria.

Per i più attenti la correlazione è stata immediata: Massimo Volta ha giocato la Champions conquistata dalla Sampdoria all’ultima giornata contro il Napoli al Ferraris, a discapito proprio del Palermo di Delio Rossi, che si dovette accontentare dell’Europa League.

Massimo Volta: Sampdoria e Champions League

Massimo Volta, fresco di promozione in Serie A con il Cesena, conquista il premio di miglior difensore centrale della Serie B 2009-2010, grazie alla partecipazione, durante la votazione, dei vari allenatori e giornalisti sportivi nazionali. Il premio e la notorietà gli permisero anche di giocare la stagione successiva nella più blasonata Sampdoria, fresca di approdo in Champions League.

La carriera in blucerchiato per Volta, però, non fu fortunata: le prime presenze in maglia doriana combaciarono con l’eliminazione del club dalla Champions League per mano dei tedeschi del Werder Brema dopo un doppio confronto. Eliminata dalla Champions, la Sampdoria passa in Europa League dove Volta colleziona 6 presenze terminando la stagione, addirittura, con la retrocessione aritmetica del club blucerchiato proprio nella sfida interna contro il Palermo a causa dei gol di Miccoli e Pinilla.

L’annata dopo Volta rimane in Serie B con la Sampdoria ma con l’arrivo di Iachini, subentrato ad Atzori, perde il posto da titolare in favore di Rossini. Dopo la Sampdoria la carriera di Volta si stabilizza nella serie cadetta dimostrando di essere un difensore di assoluto affidamento giocando sempre ottimi campionati.

Volta: ritorno al Cesena e Perugia

Finita l’esperienza a Genova sponda Samp, torna nuovamente al Cesena passando prima dalla Spagna, dai colori rossublu del Levante. Con i bianconeri giocherà per altre tre stagioni conquistando ancora una volta il pass per giocare in Serie A, questa volta rimanendo. Dopo Cesena Volta si accasa a Perugia. Con la squadra del capoluogo Umbro, gioca per ben 3 stagioni conquistando in due occasioni i Play-Off di categoria, senza, però, centrare l’apporodo in massima serie. Come a Cesena, anche a Perugia Volta lascia un’impronta indelebile grazie alle sue 116 apparizioni.

Benevento e Pescara

Nell’estate del 2018 Volta passa in Campania, con il Benevento squadra dai grandi obiettivi; tuttavia, la stagione delle streghe non va come ci si aspettava. A fine stagione ottiene solo il terzo posto, con Cristian Bucchi in panchina, non conquistando la Serie A con i playoff di categoria. L’annata dopo è più fortunata: con Filippo Inzaghi, le streghe stravinceranno il campionato di B con Volta che ottiene la sua quarta promozione in Serie A dopo le 2 con il Cesena e la Sampdoria. Non confermato per la Serie A, Volta approda al Pescara senza però trovare squilli importanti.

Massimo Volta oggi

Oggi la carriera di Volta è di tutto rispetto alla luce delle sue 308 partite collezionate in Serie B tra campionato e Playoff. All’età di 34 anni, dopo tanti in Serie B, decide di scendere di categoria firmando con la Triestina nel girone A dove ritrova Cristian Bucchi, allenatore avuto anche a Benevento nella stagione del terzo posto in classifica. Con i friulani scende in campo 29 volte tra campionato, Coppa Italia Serie C e Play-Off. Domenica una delle partite più importanti della sua carriera, contro il Palermo squadra che, ormai più di 10 anni fa, riportò Volta in Serie B dopo l’esordio in Champions.

 

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1 commento

  1. Se la regione ha un nome composto, vedi Friuli Venezia Giulia, il dubbio di come appellare una città dovrebbe pur venire.
    Come Bologna non può essere definita romagnola e Rimini emiliana (o Trento altoatesina e Bolzano trentina) in analogia Trieste non può essere definita friulana ma giuliana

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