Durissimo sfogo in conferenza stampa da parte del presidente dell’Avellino, Antonio D’Agostino. Gli irpini sono stati eliminati al secondo turno della fase a gironi dei playoff per mano del Foggia di Zeman, vincente al “Partenio Lombardi” per 1-2. A decidere le reti di Merola e Nicolao. Alla fase Nazionale andranno quindi i “satanelli”.
D’Agostino: “Indegni, non hanno dato il massimo”
Il duro attacco del presidente degli irpini è nei confronti dei calciatori: “Si ripartirà da zero, i giocatori non sono degni di indossare questa maglia. L’anno prossimo dobbiamo impostare la squadra tecnicamente diversamente da come fatto quest’anno. Tornassi indietro non mi fiderò, qui si è parlato solo della parte economica, e basta. Ci siamo fidati, ma noi non potevamo saperlo. Non voglio puntare il dito contro nessuno. Ma di errori ce ne sono stati. Abbiamo fatto il massimo, cercando di riparare la parte tecnica. Dopo il percorso fatto martedì alla squadra pensavo di aver dato una scossa. L’effetto è durato solo un tempo, poi però siamo tornati alla realtà. Bisogna ripartire, pensavo che c’erano dei giocatori da Avellino, evidentemente abbiamo sopravvalutato la cosa. Sono stato chiaro e sono stato duro. Stiamo già pensando come resettare e ripartire, con obiettivi diversi”.
“Scelto il peggio, mi sono fidato della parte tecnica”
Il numero uno dell’Avellino pensa già a come ripartire nella prossima stagione: “Va cambiato qualcosa. Tante cose, magari, tornando indietro, non le rifarei. Se fossi bravo come direttore sportivo, avrei magari costruito una squadra da solo. Io mi sono fidato anche dei pareri della parte tecnica. Scegliendo il meglio. Purtroppo noi abbiamo scelto il peggio ad un costo molto alto. Ora la palla passerà anche al direttore De Vito. A gennaio abbiamo fatto il possibile, avevamo quasi preso Iemmello, poi abbiamo preso Murano, è stato un bagno di sangue. Ma al momento era l’attaccante che serviva”.
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