Palermo Brunori

Era un po’ la partita di Maurizio Zamparini, la prima da quando l’ex patron dei rosanero non c’è più. Ad inizio gara uno striscione recitava: “Da ogni critica sarai esonerato, nel bene e nel male da Palermo sarai ricordato”. Amore e odio, ma il presidente rimarrà nella storia, per sempre. E oggi sembrava pure in campo, o meglio: nella testa dei giocatori. Forse in due anni non si era mai vista una mentalità tale, un’intensità del genere, un’aggressività, almeno nel primo tempo. I rosanero erano indemoniati. E adesso si, che c’è anzitutto la testa del nuovo allenatore. Sulla tecnica servirà migliorare, ma in Serie C è pur vero che lo spettacolo non esiste.

I giocatori del Palermo hanno pressato sui portatori di palla ininterrottamente, dal 1′ fino all’ultimo di un primo tempo che è stato forse il migliore della stagione. Anche se, bisogna sottolinearlo per forza di cose: Il Messina del primo tempo è stata una squadra di Serie D. Davvero poche idee, nemmeno un tiro in porta in direzione Pelagotti. Questo non significa minimizzare l’ottima prestazione dei siciliani, ma vuol dire anche non potersi esaltare. Comunque, la banda di Baldini già nei primi 45′ minuti ne ha rifilati due ai “cugini” messinesi.

Prima Brunori, su assist al bacio di Valente, ha sbloccato la partita segnando da posizione ravvicinata. Poi Valente, servito da Floriano sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ha calciato di destro dopo un stop a seguire: pallone dritto all’angolino, alla destra del portiere peloritano. Un Palermo “ritmato” e maturo ha indirizzato il match già nella prima frazione. Oltre ai gol, almeno un’altra occasione per arrotondare il conto: Floriano da due passi non è riuscito a mettere alle spalle di Lewandowski, dopo ottimo cross dalla destra di Valente.

Nel secondo tempo il Messina è entrato con un piglio diverso e Raciti ha effettuato ben tre cambi. Ma soprattutto, è stato l’ingresso di Piovaccari a cambiare in meglio gli ospiti. E’ stato suo, infatti, l’assist del gol che ha riaperto i giochi: cross dalla sinistra (sulle fasce il Palermo ha sofferto parecchio nella seconda frazione) e colpo di testa vincente di Concalves sul quale Pelagotti è solo riuscito a toccare. Eravamo al 51′. 8 minuti più tardi, al 60′, il Messina ha fatto addirittura 2-2: Marginean sugli sviluppi di calcio d’angolo ha saltato più in alto di tutti e ha trafitto Pelagotti (forse non impeccabile, anche se la colpa è della retroguardia, totalmente immobile).

Si è fatta sentire la stanchezza, frutto di un primo tempo giocato a mille battiti al minuto. Il Messina, più fresco, sembrava avere una marcia in più nei secondi 45′. Il Palermo non era lucido: tanti palloni buttati in avanti, poca precisione ed un pressing che si è assottigliato se non completamente suicidato negli ultimi 30 minuti. Ad un primo tempo spettacolare (forse il migliore della stagione), insomma, è seguita l’involuzione peggiore in assoluto, quasi inspiegabile. Serviva più gestione, più calma. Magari anche abbassandosi un po’ senza concedere grossi spazi. E’ terminata 2-2, è un passo falso tremendo, contro una “piccola”.

1 commento

  1. Ma come si fa a scrivere che il gol del mesina è colpa della retroguarda e non del portiere, la palla ha impiegato 30 secondi per finire in rete un portiere con una dicreta agilità l’avrebbe presa sicuramente inoltre anche sul secondo gol dei giallorossi un’estremo difensore con la P maiuscola avrebbe fatto qualcosa in più una volta che il colpa di testa era centrale…
    Comunque è palese che questa rosa non ha nessuna possibilità di andare in serie B e finchè rimarrà questa dirigenza la promozione è pura utopia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui