I positivi calano in Italia, ma ad aumentare sono i focolai della variante che desta preoccupazione in tutta Europa, quella relativa alla variante Delta e Kappa, difficili da tracciare. E’ quanto indicato dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.

In varie parti del paese sarebbero presenti focolai circoscritti. Data la situazione si richiede quindi con insistenza il completamento del ciclo vaccinale, e l’aumento del sequenziamento anche dove la copertura vaccinale è maggiore.

Scende ancora l’indice Rt, da 0,69 della scorsa settimana a 0,63: cala anche l’incidenza dei casi settimanali da 11 casi per centomila abitanti a 9 casi per centomila.

Tutte le regioni rimangono classificate come a rischio basso, solo la Sardegna e la Puglia vengono inserite in una zona di allerta di resilienza. Nessuna regione supera però la soglia critica inerente ai posti letto occupati in terapia intensiva o area medica. 

Il tasso di occupazione in terapia intensiva – si legge nel documento – è 3%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 362 (22/06/2021) a 240 (29/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (3%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 2.289 (22/06/2021) a 1.676 (29/06/2021)”.

Attenzione alta quindi per quanto riguarda le varianti e la difficoltà riscontrate nel loro tracciamento, dove la sola lotta rimasta riguarda il vaccino, mentre il coronavirus in Italia rimane “a bada”, restando un ricordo sbiadito dei mesi più duri e cupi ma rimanendo in una fase di osservazione, guardando focolai di ritorno e lockdown.

 

 

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