Monreale-Palermo Women

E mentre Djokovic e Tsitsipas scambiavano colpi ad alta intensità sulla terra battuta del fascinoso Roland Garros, anche il Palermo femminile giocava la sua personalissima partita di tennis, l’ennesima. Sarà un paragone audace, certo poco pertinente. Ma, per la quarta volta in campionato, le ragazze di Licciardi hanno siglato sei reti nella stessa partita. Il feeling con il numero “6” era scoppiato in terra laziale, nella trasferta di Formello del mese di febbraio; in maggio invece, le rosanero hanno rifilato due primi set a Crotone e Chieti, nonché 7 reti al malcapitato Formello nella gara di ritorno. Stavolta è toccato alle concittadine del Monreale, chiamate a fare punti salvezza ma stordite ieri pomeriggio dalla potenza offensiva delle rosanero.

Monreale-Palermo: il film della partita

Al ventesimo minuto, sul campo in sintetico del “Louis Ribolla”, il Palermo stava già 3 a 0. Dragotto ha colpito due volte nel giro di dieci minuti: dapprima di punta ad anticipare Figuccia, sullo splendido filtrante di Viscuso Ilenia; dipoi, la classe ’92 ha fatto bis aprendo il piattone. In mezzo ha colpito Alessandra Impellitteri con un tiro dalla distanza, a suggello di una prova di grande sacrificio nel tentativo costante di fare salire la squadra.

Tuttavia, come in qualsivoglia partita di tennis, capita di prendere fiato e subire qualche break, ovvero il ritorno delle avversarie. Il Monreale si è avvicinato pericolosamente con i due pallonetti vincenti di Viscuso Noemi e Purpura: sicuramente complice la giovane Sorce, fenomenale tra i pali, ancora insicura nelle uscite. Al secondo gol delle monrealesi, Mister Licciardi ha dovuto prendere una scelta forte, dato che non capita tutti i giorni di fare un cambio tra portieri per scelta tecnica.

Una volta richiamata in panchina, Sorce ha però trovato l’abbraccio e le parole di conforto del mister. Non dimentichiamo un fatto importante: parliamo di una giovanissima, di una classe 2005, che a Terni aveva fatto benissimo e ieri ha commesso qualche ingenuità. Ma i margini di miglioramento non le mancano di certo: non c’è quindi di che abbattersi.

Viscuso Noemi e Ilenia, attimi di fair-play

Un’altra bellissima scena ha visto protagoniste due delle sorelle Viscuso. Noemi del Monreale si è accasciata a terra per i crampi; la prima a soccorrerla è stata la sorella Ilenia, numero 10 del Palermo e dotata di una tecnica finissima. In campo, c’era anche la più piccola delle tre, Sofia, che ha giocato una discreta partita nel ruolo di terzino destro.

Quel talento di Giada Pellegrino

Nella linea verdissima del Palermo (l’età media è poco superiore ai 20 anni), trova spazio sulla corsia di sinistra Giada Pellegrino Cimò, talentuosissima classe 2006 e già punto fermo della squadra. Dopo la ribattuta a botta sicura di Renda e il tap-in facilissimo di Dragotto per la sua tripletta personale, la giovanissima Pellegrino si è (ri)presa la scena, a modo suo. Il suo straripante coast-to-coast è culminato, di prepotenza, nella rete del definitivo 2 a 6.

La prossima sfida. Il Pescara sa ancora di beffa

Adesso, resta soltanto il Pescara, dentro una sfida che sa di riscatto e rivincita dopo il beffardo 3 a 2 dell’andata. Sarà l’occasione di riabbracciare il pubblico, svariati mesi dall’ultima volta, nel tentativo di conquista della decima consecutiva e dei 52 punti totali.

Un Palermo versione Serie B. Non manca molto

In generale, il Palermo diverte: gioca un calcio moderno, attaccando puntualmente con sette-otto effettivi. L’ordine tattico di Cancilla avvia spesso la manovra per le correnti laterali o per la fantasia di Viscuso Ilenia e la determinazione di Lazzara. Là davanti, tra Impellitteri, Coco, Renda e Dragotto è spettacolo puro. Quest’ultima arriva, con la tripletta del Ribolla, a quota 18 reti, ed è sempre più capocannoniera del girone. In totale, le reti delle rosanero sono 62, di cui 26 nell’ultimo mese e mezzo.

Le ragazze di Licciardi hanno infatti bisogno di confrontarsi con altri palcoscenici. Ogni tanto si prendono qualche pausa, perdono palloni di troppo, ma le avversarie sanno ancora graziarle. Mister Licciardi, un martello dal primo al novantesimo, è già sull’attenti e sbuffa: “Quando sarà ci uccideranno, quando sarà…“. Il riferimento è implicito ma chiarissimo: è la Serie B e arriverà presto.

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