filippi

Il tecnico del Palermo, Giacomo Filippi, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno dei playoff Nazionali che vedrà contrapporsi il suo Palermo e l’Avellino del tecnico Braglia. La partita di andata è terminata con il risultato di 1-0 in favore dei siciliani, grazie alla rete dagli undici metri di Roberto Floriano.

Ecco le parole del tecnico rosanero Giacomo Filippi:

Sul finale nervoso dell’andata, cosa evitare al punto di vista comportamentale in una partita che sarà decisa dai dettagli e se il Palermo debba essere attendista. Il nostro obiettivo è di giocare come sappiamo fare, concentrarci sulla partita e non farci distrarre dalle chiacchiere che si sentono. I ragazzi sono concentrati e allegri, domani sera andiamo in campo e daremo tutto di noi stessi per andare avanti”.

Partita sul piano mentale o sul piano tecnico visto quello che è successo
Dobbiamo pensare solo a giocare, poi il campo parlerà. Sentivo le dichiarazioni degli antagonisti che prima erano solo di calcio, adesso si parla di altro ma mi sento estraneo da tutto. Non mi rivedo nei gesti di cui si parla, ma nessuno vuole giustificarsi. Ho sentito molto anche sull’arbitraggio che secondo me è stato normale, regolare ma spezzettato. Erano due squadre pronte a dare tutto. Gli episodi di cui si parla non ci rappresentano e dobbiamo pensare solo a giocare“.

Rischio di cadere in un clima provocatorio

No, per quanto ci riguarda no. Faremo di tutto e spero che non possa succedere qualcosa del genere da parte dei nostri ragazzi. La stiamo preparando bene anche da questo punto di vista, non so se loro la stanno preparando da questo punti di vista ma credo di no. Parliamo dell’Avellino, una società gloriosa come il Palermo e una squadra fortissima”.

“Quelli a disposizione sono disponibili al 100%, solo Somma era un po’ in ritardo per il lungo periodo di lavoro differenziato ma oggi sono a regime con la squadra. Giocheremo per i tifosi per dare una bella gioia”.

“La scelta di Kanoute a Castellamare è stata una scelta ponderata e azzeccata a posteriori, è stata una scelta non dettata dal fatto di voler giocare in contropiede. Non abbiamo difficoltà nel mettere un vero 9 come Saraniti o no, le partite vengono decise anche dai giocatori in panchina che hanno qualcosa in più rispetto a quelli che sono in campo. Fino ad oggi è stato così e i ragazzi che non partivano titolari mi hanno dato garanzie.”

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