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E’ stata una notte di San Silvestro diversa in conclusione di un anno particolare. Fra i rigidi controlli da zona rossa e le strade deserte non si è rinunciato agli amati fuochi artificiali. Nonostante i divieti fossero chiari a tutti, allo scoccare della mezzanotte, nella maggior parte delle zone della città non si è saputo far meno dei botti di capodanno. Seppur in percentuale nettamente inferiore, anche quest’anno i feriti ci sono stati.

Due gli episodi che durante la notte dei fuochi d’artificio hanno causato danni. Il primo è avvenuto nel cuore del centro palermitano, via Maqueda: intorno alle 20 un giovane del Bangladesh è rimasto ferito dal lancio di un petardo. A causa dell’esplosione il ragazzo ha riportato un trauma ad un timpano. L’altro episodio è avvenuto in via Belmonte Chiavelli: un ragazzino raccogliendo da terra qualcosa (probabilmente un botto inesploso) ha riportato ustioni al volto e ad una mano.

Situazioni analoghe si sono verificate nell’Agrigentino: due persone, di venti e sessant’anni, hanno riportato gravi danni dall’esplosione dei fuochi artificiali. Entrambi hanno perso una mano. Il sessantenne si trova ricoverato al San Giacomo d’Altopasso, a Licata. Il ragazzo invece è stato trasferito al San Giovanni di Dio di Agrigento. Sono in corso le indagini per accertare eventuali responsabilità.

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