Allarme “No Vax”: probabile l’obbligo del vaccino Pfizer in primavera?

In tutta Italia si discute sulla validità del nuovo vaccino Pfizer che ormai da giorni circola in tutto il territorio nazionale. C’è chi è pro, in quanto sostiene sia l’unica “via d’uscita”, c’è invece chi è titubante riguardo le possibili controindicazioni. Ormai da giorni tutti stanno dicendo la propria sull’argomento, molti si scagliano contro i cosiddetti “no vax” ma adesso è l’ora di chiarire qualche dubbio.

Si dibatte fortemente sulla possibilità di rendere il vaccino anti-Covid obbligatorio, cercando soprattutto il periodo adatto, ci si chiede: “Quando sarà opportuno rendere il vaccino obbligatorio?”. Ciò che forse in pochi sanno è che, la possibilità di rendere obbligatoria una prestazione sanitaria è un potere che solo il Governo può deliberare. Come dichiarato da Michele Ainis, giurista e costituzionalista: “Questa è una scelta politica, che la Costituzione autorizza in presenza di alcune cautele”.

Ad avvantaggiare la sua tesi, è proprio l’articolo 32 della Costituzione italiana che autorizza i trattamenti sanitari obbligatori (come un possibile vaccino) con alcune limitazioni. Il giurista continua: “Nel caso in cui ci si accorgesse che la maggioranza della popolazione italiana non si è vaccinata, allora quello sarà il caso per rendere obbligatoria la prestazione sanitaria come il vaccino anti-Covid“.

Fino ad oggi il calendario prevede che vaccinazione venga somministrata alla sfera sanitaria, se ne parlerà dunque ad aprile sull’eventuale obbligatorietà. Le vaccinazioni dell’altra fetta della società, quella definita “comune”, cominceranno a partire da aprile, stando alla programmazione del calendario.

Poi interviene il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri: “Per sconfiggere il Covid ci sarà bisogno di un’adesione massiccia al vaccino. Avere dei no vax tra i medici equivale a un fallimento. Al momento non è prevista alcuna obbligatorietà. Se nei prossimi mesi la campagna non dovesse raggiungere i 2/3 della popolazione, allora si dovrebbero prendere delle contromisure. Tra queste, c’è l’obbligatorietà. Ma non è un problema attuale. Sono fiducioso“.

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