La prima positività tra gli Under 17 annunciata il 20 ottobre, poi il focolaio.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

Indenne alla prima ondata a marzo, pesantemente colpito adesso. Il Palermo continua a fare i conti con il coronavirus che da mercoledì 21 ottobre ha falcidiato la rosa a disposizione dell’allenatore Boscaglia.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che cerca di ricostruire come sia stato possibile che all’interno dello spogliatoio rosanero possa essersi diffuso in maniera cosi largo il virus che sta paralizzando il mondo intero. La società ha messo in atto con grande scrupolo tutte le misure ed i protocolli sono stati rispettati alla lettera: nonostante questo il virus si è infiltrato.

Ma c’è un sospetto relativo al primo caso di giocatore positivo comunicato dalla società il 20 ottobre e relativo ad un ragazzo della squadra Under 17, situazione che ha condotto a sospendere tutte le attività del settore giovanile.
La positività annunciata il 20 ottobre risale probabilmente a tre-quattro giorni prima.
tempi coinciderebbero anche fra la positività accertata di uno degli Allievi, l’incubazione e i primi quattro casi emersi nella prima squadra del Palermo alla vigilia della partita contro la Turris. A forzare la bolla rosanero potrebbe essere stato quindi un allenamento con qualche ragazzo aggregato alla prima squadra. Ma non c’è e non ci può essere certezza, scrive Tripi.

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