Niente cerimonie aperte al pubblico a causa del Covid, il sindaco Orlando visita in anteprima l’installazione con i cimeli.
Compleanno in sordina, niente maglia speciale con i colori bianco e blu.
Una data storica. Il calcio sbarcò in città l’1 novembre del 1900: da allora 34 volte in A, delusioni e fallimenti.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Doveva essere un anniversario speciale, ma i festeggiamenti per il 120° anno dalla nascita del calcio a Palermo devono fare i conti col Covid-19. Niente maglia speciale e niente inaugurazione del museo, che però da oggi apre i battenti e può vedere la luce.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che puntualizza come ieri il Museo è stato visitato dal sindaco Orlando che ha potuto apprezzare non solo i cimeli rosanero ma anche l’angolo dedicato alla «Hall of Fame» del Palermo, cioè dei giocatori più votati dai tifosi rosanero e relativi ai 120 anni della sua storia.
Nell’articolo la storia del club, della maglia che divenne rosanero in seguito perché la Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club aveva infatti i colori sociali rosso e blu, ma la prima divisa con cui la squadra palermitana scese in campo, stando alle cronache dell’epoca, era bianca e rossa, scrive Giardina.
E proprio oggi, in occasione della gara interna con la Viterbese, la società voleva presentarsi in campo con una maglia celebrativa, per metà bianco e per metà blu, i colori che sono stati scelti dal Palermo per la terza maglia da indossare in questo campionato.
Non solo il Museo o la maglia speciale, per celebrare il compleanno della società: è in programma oggi l’emissione di un francobollo dedicato al Palermo, disegnato dall’artista Francesco De Grandi. Non si terrà la cerimonia prevista allo stadio «Barbera» per ovvi motivi, ma verrà aperto eccezionalmente l’ufficio postale di viale Alcide De Gasperi, dove saranno disponibili per la vendita sia il francobollo, sia gli altri materiali filatelici da collezione ad esso abbinati, scrive Giardina in conclusione di articolo.
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