Sarà un campionato particolare in cui le norme sanitarie conteranno più di quelle sportive.
Palermo-Potenza è stata rinviata a data da destinarsi.
Detto che ciò potrebbe essere un bene per il Palermo e per la sua condizione fisica da trovare al meglio, i tifosi rosanero si stanno incessantemente chiedendo: perché il Milan con Ibra positivo ha giocato e continua a giocare? Perché il Napoli con Zilinski positivo domani va a Torino contro la Juve? Perché la Ternana che ha scoperto qualche caso di contagio nel suo convitto oggi ha giocato e vinto con la Paganese?
E l’elenco potrebbe continuare con l’Atalanta che ha annullato la conferenza stampa per un tampone positivo trovato nel gruppo squadra.
Insomma di giocatori/componenti di una società che sono stati contagiati ce ne sono parecchi eppure, tranne l’eclatante situazione del Genoa, si va avanti e si continua a giocare.

Palermo-Potenza invece no. Perché?
Posto che il regolamento della Lega Pro consente ad una squadra di chiedere il rinvio della gara se riscontra nello stesso periodo 4 casi di positività al Covid-19 , al momento della decisione della Lega Pro i giocatori trovati positivi erano solo due. Dunque si poteva giocare.
Nel caso specifico sembra sia prevalsa la forte volontà del club di non affrontare il viaggio con l’incognita dell’esito dei tamponi rifatti subito dopo le positività scoperte ed il cui risultato sarà noto nelle prossime ore.
Detta in maniera semplice, probabilmente il Potenza, temendo nuovi casi positivi, non ha voluto rischiare ed affrontare, a pochissimo ore dalla scoperta dei due giocatori positivi, una trasferta impegnativa ed economicamente dispendiosa. Legittimo e, da un punto di vista sanitario, corretto, anche per la salute dei giocatori del Palermo.

E così ha interpellato il Servizio Sanitario della Basilicata che ha messo un veto allo spostamento della squadra: “…per motivi di sanità pubblica, trattandosi di attività agonistica di squadra professionistica…divieto di spostamenti con mezzi di trasporto pubblici…divieto di riunione ed assembramenti, quindi anche di sedute di allenamento che prevedano la presenza di più atleti”.

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