Attraverso i risultati emersi dall’ultima autopsia effettuata sul corpicino di Gioele, si è riaperta l’ipotesi che, il bambino possa essere deceduto dopo l’impatto avvenuto sulla A20 Palermo-Messina. Sono state rinvenute sul cranio delle lesioni di urto causate possibilmente dallo scontro dell’Opel Corsa contro il furgoncino avvenuto lo scorso 3 Agosto. Secondo gli esperti il piccolo avrebbe sbattuto la testa contro una superficie “non particolarmente dura” causando un “infingimento osseo“.

Caronia, i resti possibili del piccolo Gioele: “Dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche”

Un caso piuttosto difficile da ricostruire a causa del clima e dell’ambiente circostante. Sulla vicenda infatti sono subentrati diversi esperti come l’etnomologo e lo zoologo che ad oggi non hanno saputo dare risposte certe. Attraverso la Tac effettuata sul figlioletto, sono state riscontrate piccole pietruzze ma anche questo dato non è stato sufficiente a descrivere con certezza l’avvenimento.

Il prossimo passo che sarà effettuato dagli studiosi verrà incentrato sugli indumenti dei cadaveri affinché la vicenda possa essere chiarita.

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Ciò che afferma il consulente della famiglia Mondello, Giuseppina Certo, è che il cadavere è stato ulteriormente danneggiato a causa degli animali selvatici che abitano la zona. A tal proposito infatti, mancano pezzi di tessuto e alcuni arti sono stati ritrovati poco più lontani dal  resto del corpo.

Nelle prossime ore si effettueranno ulteriori accertamenti per tentare di dare una spiegazione “logica” al giallo di Caronia.

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