“Il tecnico accetti la sfida di dover soltanto vincere. Rosa da completare solo con chi è abituato al successo”.
2 le stagioni di Diana con il Palermo tra il 2006 e il 2008: 41 presenze e 2 gol realizzati, prima di andare al Torino.
4 esperienze di Diana su panchine di Serie C con Feralpisalò, Melfi, Sicula Leonzio e l’ultima col Renate
1 la panchina in Sicilia alla guida della Sicula Leonzio. Subentra a dicembre, portando la squadra ai playoff.
Aimo Diana, da calciatore ha indossato ben 10 maglie, tra le quali anche quella del Torino, Brescia e Sampdoria. Ha iniziato ad allenare con le giovanili del Feralpisalò, per poi sedere sulle panchine del Pavia, Melfi, Sicula Leonzio e Renate. Quindi conosce due gironi di C.
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
Un allenatore che non si accontenti e giocatori con fame e che conoscano la categoria…
Inizia così l’articolo di Giuseppe Leone che intervista l’ex rosanero Aimo Diana. Vi riportiamo alcuni passaggi:
“Sicuramente il girone C è il più tosto di tutti, perché ci sono piazze calde e appassionate. A ogni trasferta giochi con 15-20 mila persone come Catanzaro, Bari, Catania. Però, io credo nel valore di una rosa. Se la squadra è forte, è forte. Vedi Reggina e Bari che quest’anno hanno fatto un campionato a parte. Però, non c’è nessuna strada spianata anche se investi molto… Non conosco per bene il progetto del Palermo, però non credo che questo ambiente si accontenti di fare un campionato da comprimario. In primis serve una rosa di valore. L’ago della bilancia potrebbe spostarlo la promozione o meno del Bari in B… Ci sono società che puntano sui giovani, ma serve chi conosce la categoria… Non devi prendere giocatori che scelgono solo la piazza. Non credo che nessuno avrebbe difficoltà a scegliere Palermo, ma bisogna prendere quei giocatori che vogliono vestire la maglia rosanero anche per il progetto e che abbiano fame. Per questo, ad esempio, non serve acquistare 20 giocatori dalla B per vincere in Serie
C”
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