ordinanze

Sono passati quattro giorni dalla bomba d’acqua che mercoledì ha devastato alcune zone di Palermo. Tuttavia, la vicenda è ancora viva e si “indaga” per capire di chi possa essere stata la colpa di tanto disastro. Probabilmente di nessuno, visto che il pericolo non era in alcun modo prevedibile.

Intanto il Comune mette le mani avanti e si dissocia da ogni colpa, come dichiarato dallo stesso sindaco Leoluca Orlando: “Rispetto ai ritardi per la realizzazione delle opere fognarie a Palermo – dice Orlando – ho ricordato che fra 2015 e 2017 tutto è stato in mano della Regione guidata da Crocetta con assessore la Contraffatto e ora è in mano al Commissario Nazionale. E’ un dato incontestabile se non al fine di sollevare polveroni strumentali e polemiche inutili a risolvere i problemi. Sul dissesto idrogeologico, ogni opera per Palermo è dal 2015 in mano ad un Commissario Regionale”.

Il primo cittadino poi continua: “Dal Comune di Palermo sempre massima collaborazione e disponibilità a supportare il lavoro di organismi competenti, con la massima chiarezza e il rispetto di ruoli e responsabilità”. 

Poi conclude, sottolineando come non ci siano state vittime e rendendo onore al grande lavoro dei Vigili del Fuoco e di tutti coloro che hanno lottato in prima linea per combattere il disastro naturale: “E’ stato un terribile nubifragio, non segnalato, che ha colto la città impreparata e che per fortuna non ha causato nessuna vittima. Adesso stiamo accertando i danni. Devo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito ad affrontare l’emergenza, sotto la preziosa azione di coordinamento del Prefetto e, in particolare, i vigili del fuoco, i tanti volontari della Protezione civile e l’Esercito”.

(Fonte: PalermoToday.it)

 
 
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui