Ma cos’è successo? Ma cosa si è abbattuto su Palermo? Semplice, una bomba d’acqua, cioè una massa incredibile di pioggia in un tempo ristretto e con una violenza particolare.
Non un semplice temporale, per quanto violento. Qualcosa di più.
Come ci ha spiegato il nostro metereologo Pino Abate, quando in meteorologia si parla di bomba d’acqua si fa riferimento ad una situazione quasi sempre concentrata in spazi limitati su cui scatena una notevole quantità di pioggia, in un determinato settore e in forti quantità. Quantità nettamente inferiori invece possono verificarsi su altre località limitrofe. Questo e’ il risultato della tropicalizzazione che sta avvenendo anche nel Mediterraneo. Ed infatti, chiedendo in giro, solo Palermo è stata investita dalla bomba d’acqua e non le provincie immediatamente vicine.
Non è la prima volta che quei maledetti sottopassaggi creano problemi, anche con quantità di pioggia nettamente inferiori. Oggi però forse la colpa non è solo del drenaggio o dei tombini di viale Regione Siciliana. C’è dell’altro e forse molto più significativo.
Ci girano in redazione un commento assolutamente attendibile e credibile, un’analisi che convince. Perchè di fronte ad una massa tale di acqua, forse nessun tombino del mondo avrebbe potuto essere utile e funzionale. Vi riportiamo quanto ricevuto:
Sia chiaro, le alluvioni a Palermo sono sempre esistite, anche con molti morti. Il motivo? Semplice: nei secoli scorsi si è proceduto in maniera folle a infossare il Kemonia e il Papireto, i due fiumi della città.
Due fiumi navigabili! Ergo: a pochissimi metri scorrono due fiumi, tuttora. L’acqua di tutta la Conca d’Oro si riversa sotterranea, a mare. Quindi con i nubifragi, l’acqua, fisicamente, non può defluire da nessuna parte.


.. continuate a citare le caditoie e i tombini, come se tali masse di acqua siano gestibili da qualsiasi tubazione.
Non ci sono pompe in grado di gestire questo.
Sono milioni di metri cubi di acqua… Fatevene una ragione, e studiate la storia, e dove vivete.
Non sapete nemmeno com’è fatta la città, e guardate i tombini…ignari che sotto scorre il fiume.

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1 commento

  1. La storia la sappiamo benissimo ed inoltre vorrei farle presente che anche in altre città italiane passano fiumi sotto terra ma in quasi nessune di queste province ogni qualvolta che piove si creano delle paludi.
    MENO CAMPANELLISMO POLITICO PIU’ OBIETTIVITA’

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