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Torna in pompa magna il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che querela, e che non ammette che si infami il suo nome e lo fa con un comunicato duro pronto a designare vittime e feriti, si legge infatti:

Visionato con i legali il servizio de “Le Iene”, che peraltro è stato già dolosamente diffuso sul web e sui giornali, provocando alla mia persona ed alla SS. Lazio S.p.A, società quotata in borsa, gravissimi danni non ritengo di conferire a questo ulteriore risonanza con la mia partecipazione. Resta peraltro fermo che i contenuti lì rappresentati sono del tutto inattendibili ed infondati e che di questo i responsabili saranno chiamati a rispondere nelle competenti sedi penali e civili“.

Pubblicato 24 ore prima della messa in onda del servizio, che doveva invece essere reso noto non stasera ma il 26 maggio. Ma è stato concesso al patron della Lazio il diritto di replica, così il servizio è slittato. Le accuse contenute nel video sono lanciate dall’agente Luis Ruzzi, all’epoca procuratore di Mauro Zarate; egli racconterebbe, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, la natura della commissione  legata all’acquisto dell’argentino.

Le Iene avrebbero iniziato a lavorare al caso già a Gennaio: una segnalazione arrivò da parte della Covisoc e partì un’Inchiesta della Procura Federale. Per il cartellino del giocatore infatti erano stati chiesti 14 milioni e 950 mila euro pagabili in 5 anni e versati ad una società londinese: la Pluried Limited incaricata di far sottoscrivere il contratto a Zarate.

Un importo troppo alto per chi indagava anche in relazione all’ingaggio di 7 milioni di euro. Si indagò sulla possibilità che queste cifre nascondessero ulteriori compensi per il giocatore. L’inchiesta portò alla condanna e alla squalifica di Lotito nel 2012 per 10 mesi, ridotto in Appello a soli 3 mesi “per avere intestato la commissione alla società Pluried Limited e non a Petrucchi(agente legale della società)”.

L’ultima clamorosa rivelazione sarebbe la volontà da parte della Procura Federale, di aprire un nuovo fascicolo su Lotito. Il caso sportivo sembra archiviato ma non quello civile. Ad aprirsi quindi è una nuova battaglia legale.

Arriva anche la pronta risposta delle Iene alla volontà di Claudio Lotito a non voler replicare a quanto affermato nel servizio se non in sedi legali e sottoscrivono anch’essi un comunicato in cui scrivono in sintesi: “Le Iene ovviamente se ne dolgono, sarebbe stata una buona occasione per chiarire tutti i punti, ma riteniamo vada chiarito quel virgolettato “dolosamente diffuso”. Non avendo noi diffuso nulla, da chi è arrivato al Presidente Lotito e ai suoi legali il nostro filmato fraudolentemente diffuso e dolosamente scaricato in spregio e in danno ai nostri diritti? “.

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