Acque agitate, il Palermo costretto a rivedere l’assetto societario.
Le dimissioni del vicepresidente sono legate alla mancata conferma dell’allenatore.
L’imprenditore italo-americano saluta i tifosi rosa: «I migliori del mondo, grazie di cuore»
Caccia all’acquirente – Oggi l’assemblea di Hera Hora, la società che controlla interamente il club.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

Dopo un terremoto, arrivano sempre altre scosse di assestamento. Il Palermo, in questo senso, non fa certo eccezione. In giornata è prevista l’assemblea di Hera Hora…
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che sottolinea come alla base dell’ultima frizione fra Mirri e Di Piazza possa esserci la decisione di non confermare Pergolizzi, come lasciato intendere dall’ex vice presidente con un post su facebook, poi rimosso. E dire che era stato lo stesso Di Piazza a sollevare più di una perplessità sul tecnico dopo il pari col San Tommaso (sempre su facebook).
L’articolo si sofferma poi sul 40% di quote possedute dall’imprenditore italo-americano e sul diritto di prelazione del presidente Mirri, nel caso in cui Di Piazza resti fermo nella sua intenzione di cedere.
Questo diritto è «da esercitarsi nel termine di trenta giorni dalla data di ricevimento di apposita comunicazione».Se Di Piazza dovesse dunque individuare un soggetto a cui cedere la propria parte di azioni, Mirri avrebbe un mese di tempo per assumere l’intero controllo del capitale, scrive Giardina.
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