Follieri

Il suo nome è di quelli che non tramontano mai, soprattutto quando si parla di squadre che attraversano difficoltà societarie. Lui è Raffaello Follieri, che torna di nuovo auge, il club in questione è il Foggia Calcio, suo antico amore.

A parlare di Follieri è stato Roberto Felleca, presidente del Calcio Foggia 1920, durante una diretta con Gianluca di Marzio sul profilo Instagram del giornalista. Parlando del futuro del società rossonera, Felleca ha svelato che vi sarebbe una trattativa ben avviata per la partecipazione di una holding nella società:

Voglio provare a dare un futuro importante al Foggia – ha detto – ma mi sono organizzato anche per cercare qualche partner per degli investimenti importanti. Nel giro di 15/20 giorni i nostri tifosi avranno delle belle notizie. Una holding inglese ci sta facendo delle proposte, ha un capitale sociale importante e un fatturato altissimo. È un gruppo solido. Quando arriveremo alle verifiche fiscali con la holding inglese capiremo se c’è dietro questa holding c’è anche Raffaello Follieri. E’ un nome che comunque non possiamo escludere. Stiamo valutando“.

Raffello Follieri e le verifiche fiscali sono il refrain di quelle trattative mai andate a buon fine che hanno avuto per oggetto la cessione di una società di calcio: Foggia, Palermo, Genoa, Catania. A Palermo, Follieri era stato accolto come il salvatore della Patria, con striscioni e cori da stadio. Sponsorizzato da Fabrizio Lucchesi, tristemente noto per essere diventato in seguito il braccio operativo dei fratelli Tuttolomondo, Follieri aveva goduto di grande popolarità, grazie anche ad una esposizione mediatica che aveva favoleggiato sul suo presunto ingente patrimonio personale.

Anche a Catania i tifosi avevano sperato invano, nonostante l’esperienza dei cugini palermitani. Follieri aveva dichiarato che era pronto ad investire ben 60 milioni di euro. Naturalmente le famose verifiche fiscali non diedero i frutti sperati e tutto finì fatalmente in una bolla di sapone.

Adesso ci riprova con il Foggia, chissà che non sia la volta buona!

A Palermo, invece si dibatte sul tema caldo delle dimissioni del vice presidente Di Piazza. I tifosi si dividono, ma basterebbe fermarsi un attimo e ricordare le ultime vicissitudine che ha attraversato la Piazza per capire che non è il caso di creare inutili allarmismi. Siamo certi che presto il presidente Mirri saprà risolvere al meglio una situazione che potrebbe sembrare poco chiara e che invece potrebbe essere il preludio a qualcosa di ancora più grande.

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