In esclusiva ai nostri microfoni ha parlato il DG dell’Acireale Giuseppe Fasone in una diretta facebook alla quale il dirigente degli acesi si è gentilmente concesso. Tanti sono stati gli argomenti trattati: da una possibile ripartenza dellla serie D, alle modalità nuove cui potrebbe andare incontro il prossimo calciomercato. Ecco le sue principali dichiarazioni:

Il dirigente acese comincia con un augurio, un desiderio: “Speriamo che prima possibile si possa tornare alla vita di tutti i giorni e magari tornare a giocare nell’immediato, ma intanto pensiamo a vivere nuovamente fuori da casa. Fortunatamente qui la situazione non è come le altre regioni, ma non ci dobbiamo cullare”

Poi continua sul fatto che alcuni credevano che si potesse ricominciare a giocare nell’immediato futuro e sulla possibilità che si ricominci a giocare: “Qua alcuni pensavano che in 30-40 giorni si potesse tornare a giocare. Qua non siamo in serie A, dove pure ci sono tante difficoltà. È difficile credere che si possa ripartire, anche se gli allenamenti potrebbero riprendere dal 18 maggio. Ma come si fa a garantire quello che è il protocollo della salute, come si fa a garantire in questo momento la sicurezza? Bisogna pensare ad altro in questo momento, a mettere un punto e a come ripartire il prossimo anno. Io non ci credo che si riparta, é difficile credere questo. Anche se si riparte a porte chiuse, questo cosa significherebbe? Le squadre che hanno già difficoltà economiche come possono fare? Si pensi alla prossima stagione! “

Cosa dico sulle promozioni? Le società che sono prime in classifica devono salire in serie C. È importante garantire le promozioni, non solo al Palermo, ma a quelle societa che possono avere l’agiatezza economica per farlo, mi viene in mente il Savoia per esempio”

Il DG Fasone poi esprime tutta la sua amarezza per non aver potuto ospitare il Palermo ad Acireale: “Dispiace non aver giocato con il Palermo e avere un bel pubblico in casa, avere qualche biglietto in più. Non è stato possibile, certamente non per colpa di qualcuno, ma dispiace certamente”

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