Palermo padel

Tennis e nuoto, c’è da aspettare.
Dopo la liberatoria per i runners, si studia il piano per gli altri sport

Niente gare ufficiali. Tempi più lunghi per le discipline ad alto rischio di infortunio e di contatto.

Questo il tema dell’articolo di Giacinto Pipitone, sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, che fa il punto sulla graduale riapertura degli sport siciliani, riprendendo le dichiarazioni dell’assessore allo sport Manlio Messina.
Per adesso tutti fermi, tranne i ranner che sono autorizzati ad una corsetta intorno alle abitazioni.
Dal 4 maggio propabile che gli sport individuali e senz contatto possano riprendere: tennis e nuto su tutti ma probabilmente anche golf, padel e simili.
Gli sport di squadra e quelli dove c’è contatto dovranno aspettare. Ma senza gare agonostiche in programma: per quelle si dovrà attendere l’autunno.
Uno dei problemi sono gli spogliatoi, ambienti a rischio quindi da mantenere chiusi e quindi anche le palestre. Complicata anche la ripartenza degli sport motoristici e non per pericolo contagio ma perchè ad alto rischio incidenti.

Le parole dell’assessore Messina: “Noi pensavamo di permettere di giocare a tennis e a padel e tuttavia non possiamo permettere di aprire i circoli perché ciò imporrebbe di far lavorare il personale e quindi di allargare il numero di quanti sono autorizzati a uscire di casa… Chi gioca a tennis e padel potrà ricominciare di sicuro. In genere gli sport singoli e che si possono praticare all’aperto e dove non è previsto il contatto fra atleti verranno consentiti. Mentre non sarà così per gli sport di squadra e quelli che provocano contatto.
Gli sport motoristici, trattandosi di sport pericolosi, non possiamo consentirli perché per ora dobbiamo limitare al massimo l’eventualità di accesso agli ospedali per motivi diversi dal
Coronavirus o dalle terapie più gravi che non possono essere rinviate”
.
.
SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU INSTAGRAM
SEGUICI SU TWITTER

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui