A rilento i test sui “rientrati”: 39 positivi su 4mila analizzati.

Trentanove positivi senza sintomi fra i seimila rientrati dal Nord finora sottoposti a tampone e 22 contagiati alla clinica Villa Maria Eleonora, a Palermo. Sono i due “fronti” che per ora preoccupano di più la Regione…
Inizia così l’articolo di di Giusi Spica su Repubblica, oggi in edicola.
Si sottolineano i dati dei tamponi effettuati sui siciliani di rientro: in 18 mila hanno raggiunto l’isola e finora solo un terzo, cioè 6000 è stato sottoposto a tampone col risultato confortante che solo 39 sono positivi ma senza sintomi e dunque isolati in quarantena a casa. Dei 6000 tamponi effettuati restano ancora da visionare i risultati di almeno 2000 test.
Così 14mila persone censite dalla Regione restano ostaggio della burocrazia e dei controlli- lumaca: senza l’attestato di negatività non possono porre fine all’isolamento, come stabilisce un’ordinanza del governatore, scrive la Spica.
L’assessore Razza ha autorizzato dieci laboratori pubblici e privati che si occuperanno soltanto dei tamponi post-quarantena: “Da qui a dopo Pasqua riusciremo ad assicurare il test a tutti i cittadini, ai quali chiediamo un sacrificio in più per il bene collettivo“, dichiara.
I laboratori saranno in grado di analizzare circa 1200 tamponi al giorno. In troppi sono ancora in attesa come puntualizzato dalla federazione dei medici di famiglia, col presidente Galvano che dichiara: “Molte persone che hanno già terminato la quarantena e devono tornare al lavoro, ci chiedono la proroga del certificato. Ma senza un’attestazione dell’Asp, rischiamo problemi con l’Inps”.
Secondo i dati della Regione, dal 14 marzo sono rientrati 18 mila siciliani ma il numero sale a più di 46 mila se si considera l’inizio dell’epidemia.
Secondo un report dell’Osservatorio epidemiologico della Regione, a questi rientri sono legati molti focolai siciliani.

(Però, una considerazione va fatta. Erano stati dipinti come gli untori del popolo siciliano, coloro che avevano portato il virus in Sicilia e avrebbero causato il diffondersi dell’epidemia. La Regione ha attivato procedure rigidissime preoccupata dal rientro di migliaia di studenti e lavoratori tornati a casa spinti dalla paura. Risultato? Solo 39 positivi sui 6000 tamponi effettuati finora. Sono decisamente molto più preoccupanti le situazioni locali, scoppiate a Villafrati e Villa Maria Eleonora – ndr).
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