Palermo - Sagramola

L’emergenza Coronavirus, i rosanero rimangono in attesa delle decisioni della Figc
L’ad: «Siamo per ogni soluzione che possa portare al regolare compimento del campionato.
Giusto puntare sui protocolli per la sicurezza, ma in Serie D sarà molto più difficile applicarli».
Piace il «lodo» Galliani: «Fare terminare la stagione nell’anno solare è un’idea che si può portare avanti».

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

Giocare, sì, ma come? Una domanda non di poco conto, per il Palermo. Perché il calcio italiano inizia a pianificare la ripresa delle attività, ma in Serie D si vive ovviamente una situazione non paragonabile a quella dei principali campionati…
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che riporta le parole dell’amministratore delegato rosanero Rinaldo Sagramola, su questo momento difficile per il calcio e per la possibile ripresa del campionato:

“Noi siamo per ogni soluzione che possa portare al regolare compimento del campionato.. Ho letto con interesse la proposta di Galliani, quella di far terminare la stagione sull’anno solare per poi tornare alla normalità, se si riterrà di farlo, tra un paio d’anni. Questa ipotesi, al pari di quella di Stirpe del Frosinone che addirittura parlava della possibilità di far finire i campionati a giugno 2021, l’ho letta con particolare interesse. Certo, bisognerebbe trovare un accordo con gli atleti per questi sei mesi, ma credo che con un po’ di buon senso si possa anche fare… se i protocolli richiesti per garantire la sicurezza degli atleti e di chi prenderà parte agli eventi dovessero essere quelli che abbiamo letto in questi giorni, non so quanti siano in grado di garantirne l’applicazione nella nostra categoria. Noi siamo assolutamente nelle condizioni di farlo,
ma onestamente la vedo un po’ complicata come cosa… potrebbe non esserci la possibilità di dare seguito a certe richieste, qualora dovessero essere doverose, da parte della Federazione medico sportiva italiana… «Se ci saranno perdite andranno condivise tra tutti: club, tesserati e dipendenti. Non c’è qualcuno che possa pensare di uscirne totalmente indenne, purtroppo. Chi lo pensa, ha una visione molto egoistica delle cose. All’estero parecchie società hanno introdotto la cassa integrazione, in Italia ho letto di diverse società, anche in Serie A, che stanno seguendo questo percorso per far fronte ad una situazione di emergenza. Per quanto ci riguarda, anche noi lo abbiamo fatto e, quando è stato necessario,
abbiamo richiamato dalla cassa integrazione i dipendenti che hanno dovuto adoperarsi per portare avanti determinate situazioni… È da capire a Palermo come si svilupperà la situazione di Villa Maria Eleonora. Sembravamo essere una sorta di isola felice, adesso per la verità sono anche un po’ preoccupato . Speriamo che riescano a contenere il tutto…Mini-ritiro? Non ci stiamo ancora pensando ma non mancherà modo di farlo. Si troveranno le soluzioni, in quel caso”.

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