Una donna proveniente da Milano positiva al primo test. Non ha sintomi ma è in isolamento a casa con i parenti. Non sono più infetti il marito e un amico della signora di Bergamo ricoverata al Cervello.
Il sindaco etneo Pogliese: “Nessun allarmismo continuano le attività scolastiche e istituzionali”.
“Alt ai turisti dal Nord”. Bufera su Musumeci

Il presidente attacca, poi si corregge: ” Rinvii le vacanze in Sicilia solo chi vive nelle zone gialle”. Ma esplode la protesta di commercianti e albergatori. Orlando: ” No al contagio del panico”.

Questi gli argomenti trattati negli articoli di Natale Bruno, Salvo Palazzolo e Claudio Reale su Repubblica, oggi in edicola.

Le notizie arrivano quasi in contemporanea. Una buona, una meno..
La situazione a Palermo va verso la normalizzazione e per questo il sindaco Orlando in giornata ha ribadito che domenica si giocherà regolarmente al Barbera a porte aperte dove lui stesso sarà presente.
Se a Palermo il marito ed un amico della donna ricoverata sono stati giudicati guariti (e la donna è senza febbre) , a Catania si registra il primo caso: una donna cinquantenne che era rientrata con la figlia da Milano nei giorni antecedenti l’emergenza lombarda, nel week end fra il 14 e il 16 febbraio, scrive Repubblica. La donna è asintomatica ed è in isolamento solo a scopo precauzionale, così come i familiari.
Ma a Catania cresce l’ansia e per questo il sindaco Pogliese ha fatto un appello: “Non c’è alcuna ragione di allarmismo e si possono continuare a svolgere regolarmente le attività previste, a cominciare da quelle didattiche e istituzionali, sia al chiuso che all’aperto”.

Al contrario del sindaco di Catania, le parole del presidente Musumeci fanno arrabbiare commercianti ed albergatori, in una Sicilia già in difficoltà.
L’invito del presidente della Regione ai turisti del nord perché rinviino le vacanze nell’Isola scatena l’ira degli albergatori, scrive Repubblica.
Musumeci prima dichiara “sarebbe meglio che i turisti del nord non venissero“, poi cerca di correggere il tiro invitando “i turisti provenienti dalle zone gialle a rimandare il loro arrivo in Sicilia“.
Protestano commercianti ed albergatori ma anche il mondo politico ritiene inopportune le parole del Presidente che penalizzerebbero un settore che ha già avuto un calo del 25% di presenze nell’isola.
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