Si avvicina il derby tra le due siciliane, e i dubbi tattici ancora non si sono sciolti né in casa Palermo, né dalle parti di Acireale. Entrambi gli ambienti sanno quanto sia importante questo match, nonostante la vendita dei biglietti in casa Palermo sembra che non decolli.

Per il Palermo sono ancora tanti i dubbi da sciogliere: in queste ultime ore prima dell’incontro, infatti, Rosario Pergolizzi sta affrontando un dilemma legato all’impiego della difesa, dovuto anche alle rotazioni offensive da giostrarsi bene in attacco.

Se qualche certezza sulla formazione rosanero potrebbe essere data dalla conferenza del mister palermitano prevista per oggi alle 11:30, si possono provare a fare delle ipotesi sullo schieramento avversario guidato da Giuseppe Pagana, in base agli ultimi match giocati.

I granata nelle ultime 15 partite (in cui hanno ottenuto 8 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte) hanno alternato principalmente tre differenti moduli: 3-4-3, 3-5-2 e 4-2-3-1. In trasferta il modulo privilegiato è quello che prevede tre giocatori schierati sulla linea difensiva e il tridente offensivo, con quattro giocatori in mediana ad arginare gli attacchi avversari.

Con questo tipo di schieramento si rivelano fondamentali due uomini in particolare: il numero 7, capitano degli acesi, Giuseppe Savonarola; e il numero 10, vero punto forte offensivo della squadra granata, Nicolàs Rizzo. Questi due, infatti, grazie alla loro duttilità tattica permettono alla formazione guidata da Mister Pagana di cambiare modulo in corso, essendo il numero 7 facilmente adattabile sia come mediano davanti alla difesa, ma anche come trequartista dietro le punte; allo stesso tempo il 10 granata riesce a giocare sia come seconda punta in appoggio di un centravanti, sia come esterno offensivo o a tutta fascia.

L’equilibrio tattico è garantito in egual modo da una retroguardia difensiva molto giovane, guidata da un uomo di esperienza che ha più volte calcato questa categoria e non solo: stiamo parlando di Pietro Sicignano, arcigno difensore centrale classe ’88, che con la sua esperienza guida un reparto difensivo con l’età media di 21,5 anni.

Rispetto per chiunque, paura per nessuno: sarà questo il motto da seguire domenica contro l’Acireale. Il Palermo dovrà essere ben consapevole dei pericoli che gli può procurare la squadra allenata da Giuseppe Pagana, consapevole allo stesso tempo dei propri mezzi e forte della spinta del pubblico che si spera essere numeroso.

 

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