Chievo

Un capovaloro di mercato.
La definisce così Simone Antolini sul quotidiano l’Arena di Verona, l’operazione portata a termine dal presidente Campedelli per reperire i fondi necessari a completare la richiesta di iscrizione al prossimo campionato.

La situazione debitoria del Chievo è abbastanza pesante, si parla di un deficit di circa 53 milioni e senza urgenti operazioni di mercato, sarebbe stato difficile trovare i soldi indispensabile ad ottenere l’iscrizione.
In silenzio e sotto traccia, il Chievo, con Pellissier braccio operativo del presidente, ha realizzato quasi tredici milioni dalla cessione di alcuni suoi giocatori e non è detto che non ce ne siano altre.

Un capolavoro, scrive il giornale, compiuto in velocità con le cessioni di Bani (2,7 milioni dal Bologna), Depaoli (4,5 milioni dalla Sampdoria), Cacciatore (1,5 milioni dal Cagliari) e Jaroszynski (4 milioni dal Genoa). Tredici milioni da queste prime cessioni.
Scrive Antolini: “Altri dieci o quindici potenzialmente ipotizzabili con le partenze di Kiyine, Vignato e Stepinski che a oggi restano gioielli da mettere sul mercato. In più, c’è anche il paracadute per le retrocesse dalla A alla B, il cui valore è di 25 milioni. Conti alla mano, il Chievo nella migliore delle ipotesi (cedendo cioè tutti i suoi pezzi pregiati) potrebbe portare a casa tra i 45-50 milioni“.

Un Chievo che adesso dovrà, come il Palermo, liberarsi di ingaggi pesanti, calarsi nella nuova realtà della B, rivoluzionare la rosa.
e per fare questo la squadra di Campedelli potrebbe affidarsi al tecnico Marcolini, legato alla società e probabilmente ufficializzato nelle prossime ore. Poi la squadra partirà per il ritiro di Comano Terme, attaccati al Palermo. 10 minuti di statale fra le due compagini.
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