[avatar user=”Cettina Pellitteri” /]Grandissimi tifosi del Palermo, i fratelli Luca e Simone Lima sono stati fra i più accesi contestatori del ex proprietario del club Maurizio Zamparini, tanto da rinunciare ad andare per diverso tempo allo stadio come forma estrema di protesta civile contro l’ex Patron rosanero.

Le ultime vicissitudine della società, che nel frattempo ha cambiato proprietà, e la sentenza del Tribunale Federale Nazionale che ha condannato la squadra in Serie C, ha fatto riesplodere nei fratelli Lima quella passione rosanero, che da sempre infiamma i loro cuori, e la grande voglia di far sentire la loro voce contro ogni forma di ingiustizia.

Anche loro, dunque, saranno presenti giovedì 23 maggio alle 14,30 a Roma davanti la Corte Federale d’Appello chiamata a decidere sul futuro prossimo del Palermo:
“Non è un cambio di idee, oramai Zamparini è stato processato – spiega Luca Lima –  noi andremo a Roma per difendere un nostro diritto che teoricamente dovrebbe essere normalità in un Paese civile e democratico. Per il secondo anno consecutivo abbiamo subito un’ingiustizia solo perché qualcuno si è alzato, dalla mattina alla sera, ed ha deciso di tutelare i propri interessi penalizzando il Palermo. Non è giusto perché noi abbiamo dimostrato una grande civiltà anche nella sofferenza e lo dicono tutti che siamo la tifoseria più civile d’Italia, ma quando si subiscono torti ingiusti, si deve rialzare la testa.”

A destare scalpore e sgomento è l’esecuzione immediata di una sentenza emessa a fine campionato, molto dura e senza precedenti:
La storia in Italia dice tutt’altro, vedi casi Milan o Chievo –  sostiene Luca –  anche il Presidente del Perugia qualche anno fa è stato indagato per false fatturazioni. In questi anni ne abbiamo visto di cotte e di crude. Andare a penalizzare una città, un popolo che non merita questo trattamento, lo ritengo un’ingiustizia allo stato puro. Tra l’altro è una sentenza emessa da persone in evidente conflitto di interesse, che hanno tratto beneficio dall’esclusione del Palermo dai play off. Una decisione avallata da un palermitano, Gaetano Miccichè, Presidente della Lega di serie A. Capisco le cariche istituzionali, le posizioni, ma la verità è che a noi non ci regala niente nessuno e non ci ha mai aiutati nessuno. Non è chiaro, e cercheremo di farlo capire a Roma, che si sta andando a colpire una città ed un tessuto sociale che da circa 7/8 anni è stata stuprata da Maurizio Zamparini. Mi aspetto che in un paese democratico e civile arrivi non dico comprensione, ma un giudizio sereno, cosa che non è c’è stato perché non hanno aspettato nemmeno l’appello.”

A Palermo circola da giorni la voce di un presunto complotto che vorrebbe non solo la retrocessione della squadra, ma addirittura anche il fallimento della società:
“Fermo restando che in Italia tutto può accadere – afferma Luca Lima – ed è anche vero che a pensare male a volte ci si azzecca, io continuo ad voler essere un sognatore e giovedì con grandi sacrifici andrò a Roma con mio fratello Simone e altri due amici, perché spero che un giudice faccia il suo dovere e tutto questo schifo finisca. Non penso che ci restituiscano i playoff, ma quantomeno mi auguro che ci lascino in serie B senza ulteriori punti di penalizzazione, per premiare una tifoseria che in questi ultimi anni hanno dovuto subire veramente di tutto.”

Intanto da ogni parte d’Italia il popolo rosanero si sta mobilitando  per raggiungere Roma:
“Sono stato contattato da alcuni amici che da vivono a Roma  – racconta Luca – e mi hanno detto che saranno tutti presenti. C’è da tener conto che giovedì sarà un giorno lavorativo, noi abbiamo dovuto affrontare dei sacrifici anche economici perché andremo con l’aereo. Ma non è un problema: per il mio primo amore questo ed altro. Mi dispiace per i ragazzi che vorrebbero venire ma non hanno disponibiltà economica e per quelli che devono lavorare. Non mi aspetto una grandissima affluenza, anche logisticamente è impensabile, ma già anche 300/400 persone, che sicuramente saremo a Roma, sarà un grande segnale, personalmente non mi muoverò da lì finché non verrà fatta giustizia.”

Anche la nuova proprietà promette battaglia, precisando e rassicurando la tifoseria rosanero che qualsiasi epilogo della vicenda non comprometterà la loro permanenza a Palermo:
“Sulla nuova proprietà, prima di sbilanciarmi voglio aspettare i fatti – ha concluso Luca Lima. Ritengo però che si dovrebbe dare un taglio netto con il passato e quindi secondo me sarebbe stato opportuno allontanare la signora De Angeli che per 16 anni è stata al fianco di Zamparini. Tenerla ancora dentro non è bel segnale, anche se ci sta che una nuova proprietà tenga in azienda un direttore amministrativo che conosce bene i conti della società per un periodo di 6 mesi, un anno, poi però si deve cambiare. Bisogna aspettare, le decisioni affrettate non vanno bene ed adesso le priorità sono altre.”

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