Anche la Damir, come prima tutti quelli che avevano trattato la società, non ha ancora il quadro completo della situazione

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Nel suo articolo Valerio Tripi espone le difficoltà a cui sta andando incontro l’imprenditore Daniele Mirri nell’avere accesso a tutte le carte relative alla situazione debitoria del Palermo.
Un problema, questo, che si è verificato tutte le volte che è stata intavolata una trattativa. Lo stesso Mirri afferma che ancora le carte richieste non sono state trasmesse nella loro interezza .
Ma cosa si nasconde dietro questo mistero? La situazione debitoria è più pesante di quella che è stata raccontata?
In atto si sa che i debiti del Palermo sono pesanti ma non si riesce a stabilire l’esatto ammontare. A fine 2017, scrive il giornale, vi erano opinioni contrastanti fra i pm che presentarono istanza di fallimento e Zamparini. I magistrati parlavano di 63 milioni di debiti mentre per Zamparini erano soltanto la meta .

Scrive il giornale :” Nell’ultimo bilancio depositato la situazione passiva, al netto dei crediti, era di 61,3 milioni di euro. Debiti che si bilanciavano poi con i crediti, fa i quali anche quello ormai famoso da 22,8 milioni di euro di Alyssa nella vicenda del marchio, fino a lasciare un rosso da 5,1 milioni di euro.”

Sempre lo stesso Mirri inoltre fa presente di non conoscere nemmeno l’elenco di quei 115 creditori ai quali l’ ex ad Facile aveva chiesto di pazientare per un mese.
Insomma il pericolo è che la situazione sia più pesante di quella che appaia, teme Mirri.

E questo potrebbe creare qualche frizione con Sagramola, incaricato di studiare la situazione per conto della famiglia Mirri.
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