Rimane stabile l’andamento della diffusione del virus.
A metà mese si dovrebbero avere 3.400 letti a disposizione, 605 di terapia intensiva.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Andrea D’Orazio sottolinea come alla Regione si aspettano il picco fra il 10 ed il 20 aprile e per questo stanno attrezzando diverse strutture creando posti letto per eventuali pazienti che necessitassero di ricovero.
Entro il 10 aprile sarà pronto il 70% dei posti previsti, dieci giorni dopo, invece, il restante 30%, scrive il giornale che puntualizza come il vero problema potrebbero essere i ventilatori se da Roma non giungessero in tempo utile.
L’Assessore Razza tende a tranquillizzare pensando di prenderli dalle chirurgie dei vari reparti che da tempo hanno ridotto se non cancellato gli interventi programmati.
“..il materiale sta pian piano arrivando, ma se da parte dello Stato dovesse esserci un ritardo nella consegna, noi siamo già attrezzati: visto che le attività in chirurgia sono sospese da settimane, la strumentazione può essere presa da lì..al momento, non avremmo bisogno, perché i malati di Covid 19 in intensiva sono attualmente una settantina, cioè tre volte meno rispetto alle nostre capacità di strutture e mezzi”.
In caso di picco si stima che i positivi potrebbero arrivare ad oscillare fra 4500-7500 contagi ma l’andamento lento degli ultimi giorni non lascia spazio a previsioni certe. E se il picco è già arrivato?
Razza, pur notando «un contenimento del contagio, dovuto alle misure restrittive che abbiamo adottato sulle persone tornate dal Nord», preferisce farsi trovare preparato anche se il peggio non dovesse arrivare, e comunque «procedere a step successivi: la prima tappa è il 10 aprile“, scrive D’Orazio nel suo articolo
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