Zamparini palermo

Era in corso il passaggio da Sensi a Zamparini, nel bellunese si scrisse un pezzo della storia rosanero

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

L’editoriale di Carlo Brandaleone è una ricostruzione delle fasi e dei giorni che accompagnarono il passaggio della società rosanero dal Presidente Sensi a Zamparini. Il ricordo di quei giorni a Longarone, che ieri ha celebrato la ricorrenza di quel disastro del 9 ottobre del 1963 quando la cittadina fu rasa al suolo e morirono 2000 persone.

Longarone una sede di ritiro che per alcuni giorni è rimasta vuota perché non si sapeva chi doveva arrivare se la squadra di Sensi o quella di Zamparini che in quei giorni era in trattativa con Sensi.

Il Presidente della Roma voleva vendere, Zamparini voleva comprare. Ma la trattativa non voleva sbloccarsi. Sensi strategicamente mandò alcuni giocatori a Longarone, allenati da Pruzzo con Majo vice allenatore. Una mossa per mettere fretta a Zamparini che aveva chiesto una fideiussione sugli eventuali debiti non contabilizzati nei bilanci. L’accordo si chiuse sulla base dei 15 milioni in 3 anni.

Nonostante Sensi non avesse mai presentato questa fideiussione Zamparini firmò il contratto e i giorni dal 18 al 21 luglio, scrive Brandaleone, ebbero del tragicomico. La storia del travaso dei calciatori del Venezia che avevano accettato il trasferimento Conteh, Maniero, Bilica, Rossi, Soligo, Di Napoli, Modesto, Lai, Morrone, Ongfiang e Santana, Marasco, e quelli della vecchia rosa come Mascara, Di Donato, La Grotteria, Sicignano che si unirono ai 12 che arrivavano da Venezia. Un rapimento lo definirono i fans lagunari.
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