Brignoli nella storia del Benevento «Ma a Palermo ho lasciato il cuore»
Il numero 1 gioca in Grecia, con i rosa ha sfiorato la Serie A.
Doppio ex. Il portiere segnò al Milan e i giallorossi conquistarono il primo punto.
Quel fallimento. “La dinamica mi fa pensare che fosse la manovra più comoda per rilevare il club”.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina che intervista l’ex portiere rosanero Brignoli che ha legato il suo nome al Benevento per via di quel gol realizzato contro il Milan e chi diede il primo punto ai Sanniti. Brignoli nell’intervista ricorda la sua stagione in rosanero e l’epilogo amaro, ora che si gode i 25 gradi durante la pausa del campionato greco visto che lui gioca al Panathinaikos. Dice di aver lasciato un pezzo di cuore a Palermo e che è ancora rammaricato per come è finita.
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La squadra è stata trattata come se fossero evasori e ritiene che il club abbia pagato più del dovuto anche per come è andato poi il calcio. C’erano 40 milioni di debiti e con la promozione si sarebbero risanati ma al Palermo non fu concessa questa opportunità. Le regole devono essere uguali per tutti e col Palermo non fu così: secondo lui c’era qualcos’altro di extra calcio.
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Però è anche vero che in quel periodo se ne vedevano di tutti i colori: Van neri con 8 persone a bordo e quando scendevano sembrava di stare in un film di Natale. Si capiva che fossero persone non affidabili, Almeno questa è stata da sempre la sua sensazione. Ringrazia per come sia adoperato l’ex ds Foschi ma anche Sicignano che si è mangiato il fegato per quello che stava succedendo. A Palermo è stato benissimo ed è da rammaricato di essere andato via ma adesso è felice che il Palermo sia tornato in serie B, il minimo che una piazza così importante possa pretendere. Felice anche per lo stadio pieno una cosa che è mancata ai sui tempi ma capisce le persone esasperate da tanti anni di chiacchiere e fumo negli occhi.
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