Pippo, un'altra sfida

Pippo, un’altra sfida

Riparte il Palermo: Inzaghi all’attacco per riaccendere le stelle e la piazza

È ufficiale il sì del tecnico, che varerà un gioco più offensivo. Brunori, Le Douraon e Pohjanpalo: potenziale da sfruttare

Questi i titoli della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.

L’articolo di Nicola Binda

Inzaghi guarda già Palermo: sarà una squadra d’attacco. Obiettivo promozione

Filippo Inzaghi è ufficialmente il nuovo allenatore del Palermo, con un contratto biennale e opzione per il terzo anno in caso di promozione. Dalla sua Formentera, dove si gode gli ultimi giorni di relax con la famiglia, Superpippo ha già lo sguardo rivolto a Palermo, dove lo attende un progetto ambizioso e un pubblico che sogna in grande.

Il tecnico porterà con sé lo staff fidato: il vice Maurizio D’Angelo, i preparatori atletici, il match analyst e l’ex rosanero Evans Soligo. La presentazione potrebbe avvenire la prossima settimana o direttamente prima del ritiro a Chatillon, previsto attorno al 10 luglio. Dettagli logistici che non cambiano la sostanza: Inzaghi è pronto per una nuova impresa.

Tris nel mirino – Dopo le promozioni con Benevento e Pisa, Inzaghi cerca il tris in A. Palermo, però, rappresenta una sfida diversa: una piazza calda, una proprietà (City Group) che ha già investito circa 120 milioni in tre anni, e una voglia irrefrenabile di tornare ai vertici. Il fallimento del progetto Dionisi ha lasciato spazio a un tecnico abituato a vincere.

Una squadra offensiva – Inzaghi vuole un Palermo coraggioso e propositivo, diverso dal Pisa attendista della scorsa stagione. Possibile il 3-4-2-1, ma non sono escluse varianti come il 4-3-1-2. Magnani dovrebbe essere il perno della difesa, con Pierozzi, Diakitè e Ceccaroni pronti a interpretare un ruolo dinamico. A centrocampo c’è abbondanza (Ranocchia, Segre, Gomes, Blin), ma serviranno rinforzi sulle fasce e almeno due portieri.

Attacco da sogno – In avanti un trio formato da Brunori, Le Douaron e Pohjanpalo. L’alternativa prevede Segre trequartista in attesa degli equilibri ideali. Ma la chiave sarà l’atteggiamento: sacrificio, spirito di gruppo e totale dedizione. Inzaghi, anche su questo, è un maestro.

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