
Coppa Italia, il Bologna torna in finale: l’ultima fu contro il Palermo
Serata storica per il Bologna, che battendo l’Empoli nel doppio confronto in semifinale raggiunge la finale di Coppa Italia nella quale affronterà il Milan. Per i rossoblu si tratta di un ulteriore tassello importante nel progetto partito prima con Thiago Motta in panchina, con cui è stata ottenuta la qualificazione in Champions League nella passata stagione, e proseguita con l’arrivo di Vincenzo Italiano. Doppio confronto con la compagine toscana che non ha avuto storia: 0-3 al Castellani e 2-1 al Dall’Ara. I felsinei tornano, dunque, in finale dopo ben 51 anni proprio da quella finale in cui affrontarono e batterono il Palermo.
Coppa Italia, Bologna-Palermo: finale dalle tante polemiche
Per i tifosi rosanero di vecchia data la finale tra Palermo e Bologna sarà sempre un ricordo amaro per come andarono le cose. Era il 23 maggio del 1974 e i rosanero, allora in Serie B, raggiunsero la prima finale della storia che si giocò allo Stadio Olimpico di Roma. Davanti al “piccolo” Palermo c’era il grande Bologna, che qualche anno prima aveva vinto il suo settimo e ultimo scudetto nello spareggio contro la “Grande Inter” di Herrera e che per arrivare a quella finale aveva battuto proprio i nerazzurri e il Milan nel suo gironcino.
La “svista” dell’arbitro Gonella
Sebbene i rosanero fossero sulla carta nettamente sfavoriti rispetto agli emiliani, dominarono in lungo e in largo la partita passando in vantaggio con il gol di Magistrelli al minuto 32 del primo tempo, risultato che tenne per tutto il secondo tempo, fino a quando a diventare protagonista della gara fu l’arbitro Gonella. In tal senso al 90′ il guardalinee decise di concedere una rimessa laterale al Bologna, rimessa che era del Palermo. Dagli sviluppi di quella rimessa Ignazio Arcoleo, che fino a quel momento stava giocando una partita magistrale, fu protagonista in negativo. La palla arrivò a Bulgarelli che spalle alla porta e quindi impossibilitato a tirare, si tuffò in area di rigore. L’arbitro Gonnella assegnò il rigore che venne trasformato da Beppe Savoldi. La gara arrivò ai rigori e gli errori di Vullo e Favalli furono decisivi per la vittoria dei rossoblu.
La confessione anni dopo
L’episodio suscito tante polemiche da parte del club di Viale del Fante e dei suoi tifosi. La partita fu decisa da un grave errore arbitrale che venne poi confessato, anni dopo, dallo stesso protagonista Giacomo Bulgarelli: “Fu una “furbata”, ormai la partita era finita e soltanto un calcio di rigore poteva rimetterci in corsa. Ci provai e andò bene…”.
Anche l’autore del rigore, Savoldi riconobbe la superiorità dei rosanero in quella sfida: “Ricordo quella partita minuto per minuto, e posso tranquillamente dire che se c’era una squadra che doveva vincere, quella era il Palermo. Costruirono una valanga di palle gol, spuntavano da tutti i lati e per noi fu un pomeriggio d’inferno. Il rigore? Non lo so se c’era. Di sicuro non c’era il fallo laterale dal quale nacque l’azione, perché fui io a buttare fuori il pallone”.
Un fatto che segnò tanto i palermitani, che avevano visto la propria squadra dare una lezione di calcio a una corazzata come il Bologna e che si videro sfuggire il primo successo nazionale per una decisione assurda. Per anni l’espressione “arbitro Gonella” era utilizzata dai palermitani come un’offesa e nemmeno di poco conto.
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