
Calaiò: “Zamparini voleva che andassi al Palermo: gli dissi di no”
Emanuele Calaiò ha rievocato un episodio significativo della sua carriera in un’intervista a “Radio Kiss Kiss Napoli”. L’aneddoto riguarda la sua scelta di firmare con il Napoli, un passo importante per la sua carriera, ma non senza qualche tentativo di cambiamento all’ultimo momento da parte del presidente del Palermo, Maurizio Zamparini.
Calaiò e il “no” al Palermo
Calaiò ha raccontato che, proprio cinque minuti prima di firmare il contratto con il Napoli, ricevette una telefonata dal suo procuratore che lo mise in contatto con Zamparini. Il presidente rosanero, che conosceva molto bene il giovane calciatore, gli propose di unirsi al Palermo. Tuttavia, Calaiò aveva già preso una decisione: “Cinque minuti prima della firma del contratto con il Napoli, il mio procuratore mi chiamò e mi passò Zamparini al telefono, che voleva che andassi a Palermo. Io gli dissi di no”. Queste le parole dell’ex attaccante.
Il tentativo di Zamparini
Ma la vicenda non finì lì. Zamparini, determinato a convincere il giovane calciatore, si rivolse direttamente a Rino Foschi, all’epoca direttore sportivo del Palermo, affinché provasse a convincere il padre di Calaiò, che nutriva un grande sogno per il figlio. Calaiò ha spiegato: “Allora Zamparini chiamò Foschi e lui, per convincermi, chiamò mio padre, perché sapeva che il sogno di mio padre era quello di vedere suo figlio giocare per il Palermo”.
Nonostante questi sforzi, il giovane attaccante rimase fermo sulla sua decisione. “Io avevo già dato la mia parola al Napoli, ero giovane e volevo una squadra che mi facesse crescere”, ha concluso Calaiò. Alla fine, il suo trasferimento al Napoli segnerà l’inizio di una lunga carriera tra Serie A, B e C.
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