Ultras Inter e Milan, atti alla procura della Figc e aperta l’indagine sportiva
Questa mattina sono stati consegnati alla procura della Federcalcio gli atti richiesti dalla procura di Milano sull’inchiesta che coinvolge gli ultras delle curve di Milan e Inter. L’operazione ha portato all’arresto di 19 capi ultrà, e la giustizia sportiva ha aperto un’indagine parallela. Potrebbero scattare deferimenti per i tesserati di entrambe le squadre. Questo se si dovesse accertare che non hanno rispettato le normative federali sul rapporto con la tifoseria organizzata.
L’inchiesta sugli ultras del Milan e dell’Inter
Hakan Calhanoglu ha ammesso di aver avuto contatti con i capi ultrà, nonostante il divieto da parte dell’Inter, e questo potrebbe portare a una squalifica e una multa. L’inchiesta ha a che fare con la violazione dell’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva. Che vieta rapporti con gruppi di tifosi non ufficialmente legati alle società.
Oltre a Calhanoglu, anche il tecnico Simone Inzaghi, il vicepresidente Javier Zanetti e il capitano del Milan Davide Calabria sono stati sentiti nell’inchiesta. Ma nessuno di loro è sotto indagine. Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha affermato che il fenomeno non riguarda solo Milano. Ma rappresenta una forma di criminalità organizzata che si è infiltrata nel tifo, tanto da esserci bisogno dell’intervento deciso dalle istituzioni sportive.
Cosa rischiano Inter e Milan
Il Codice di Giustizia Sportiva prevede, in relazione ai rapporti tra i tesserati (dirigenti, allenatori, giocatori) e i rappresentanti delle curve, che tali contatti siano strettamente regolamentati. In particolare, l’articolo 25 del Codice. Che riguarda la prevenzione di fatti violenti, stabilisce al comma 10 che è vietato ai tesserati intrattenere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di tifosi. Che non appartengano a associazioni ufficialmente convenzionate con le società calcistiche.
Le convenzioni devono essere approvate dalla Federazione e rispettare le condizioni stabilite dalla legge, mentre ogni interazione con i gruppi non convenzionati deve essere autorizzata dal delegato della società responsabile dei rapporti con la tifoseria. Se i tesserati delle squadre milanesi, come nel caso di Hakan Calhanoglu, dovessero essere ritenuti colpevoli di aver violato questa norma, potrebbero incorrere in sanzioni disciplinari, tra cui squalifiche e ammende.
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