Palermo

Palermo-Catanzaro: segui con noi la gara con le riflessioni live…

Questa non è una cronaca testuale della partita ma un racconto, riflessioni,  sensazioni a caldo, mentre la palla rotola. Poca tecnica e più emozioni parlando anche dell’atmosfera che si respira. Andiamo a cominciare…

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Inutile girarci intorno: una gara difficilissima, per il momentaccio dei rosanero, per il clima di ostilità della piazza, per la forza dell’avversario e per una classifica che si è amaramente complicata. Il Palermo può fare solo una cosa: vincere. Non importa come, se con classe, col bel gioco (improbabile) o facendo forza del suo orgoglio. Ci sono gare che si vincono solo con la cazzimma. Il pubblico stasera si aspetta almeno quella…

Corini decide di affidarsi ad un 4-4-2 che qualcuno pensa invece sia un 4-3-3 e altri un 3-5-2. Insomma questione di zollette di erba. In concreto fuori Coulibaly (febbre) e Stulac, dentro Segre e Buttaro che non sostituisce Mateju (regolarmente in campo) ma si piazza sulla fascia di destra in posizione più avanzata. Mancuso affianca Brunori mentre a sinistra spazio a Di Mariano. La curva, almeno all’inizio, incoraggia la squadra in maniera incessante.

Palermo-Catanzaro, le formazioni ufficiali: rivoluzione per Corini

Ecco la formazione rosanero: Pigliacelli, Mateju, Lucioni, Marconi, Lund, Buttaro, Segre, Gomes, Di Mariano, Mancuso, Brunori.

Secondo tempo:

52′- Dopo 7 minuti di recupero arriva l’ennesima sconfitta casalinga per il Palermo. Insomma continua il periodo buio e la brutta sensazione è che non si capisce come se ne possa uscire. In settimana vi avevamo parlato di elettrocardiogramma piatto e purtroppo la sensazione è rimasta la stessa se non addirittura peggiore visto che le giornate passano e le occasioni per dare una svolta vengono continuamente sprecate. Squadra sotto la curva a fine gara per raccogliere fischi dai propri tifosi ma anche queste sono scene già viste che non hanno cambiato nulla. Una squadra in un tunnel dove non solo non si vede l’uscita ma che al contrario sembra allungarsi sempre di più. E, paradossalmente, la gente a fine gara sembra meno arrabbiata che col Cittadella. Rassegnazione, tristissima rassegnazione, la peggiore delle emozioni…

37′ – Il gol di testa di Stulac ci fa svegliare dal torpore che ci aveva attanagliati per gli ultimi minuti col Catanzaro che controllava la gara senza nessuna difficoltà. Magari adesso scatta una reazione di adrenalina…

27′ – Nessuna lezione del Palermo, solo tanta buona volontà e palloni portati avanti senza sbocchi. E’ invece il Catanzaro che ad ogni ripartenza da la sensazione di poter fare gol. Colpito pure un palo dalla squadra di Vivarini.

14′ – Corini manda in campo quasi tutta la panchina: dopo Henderson per Di mariano durante l’intervallo, ora dentro Valente, Di Francesco ed Aurelio per Marconi, Mancuso e Lund. Mateju va a fare il centrale.

4′- Pasano 4 minuti, basta un lancio in profondità e arriva il raddoppio del Catanzaro con Biasci. ora si fa dura sia in campo che sugli spalti: lo stadio inizia a borbottare. Canta solo il settore ospiti…

Primo tempo:

46′- Il Catanzaro va al riposo in vantaggio di un gol, raccogliendo più di quanto ha onestamente seminato. Un pari a reti inviolati sarebbe stata la fotografia migliore. Fischi assordanti accompagnano le due squadre negli spogliatoi. Verso chi sono diretti?

43′ – Gol Catanzaro e cominciano a piovere i primi fischi. Inatteso e inaspettato anche perché la partita era abbastanza equilibrata, povera di occasioni e quasi noiosa. Poi il gol dei calabresi al termine di un’azione di corner, con la retroguardia rosa piuttosto ferma. Il clima rischia di surriscaldarsi…

26′ – La risposta del Palermo arriva dopo 10 minuti: bel lancio di Di Mariano per Brunori che al volo, in semi girata, manda alto ma era piuttosto sbilanciato. Partita equilibrata ma dalla panchina si alza Nedelcearu. In arrivo cambio con Mateju (inizio con grosse difficoltà) e passaggio alla difesa a 3?

14′ – Catanzaro vicino al gol, ma molto vicino. Eppure l’inizio sembrava promettente con i rosanero che partivano all’arrembaggio e con grinta sebbene senza costruire azioni particolari. I calabresi sembravano essere quasi impauriti; ma nel giro di pochi minuti la sensazione è che la musica stia cambiando, rosa in calo e ospiti in crescita. Davvero ghiotta l’occasione gol che viene poi deviata in angolo da Pigliacelli.

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