Palermo, l’importanza dell’equilibrio

Palermo, l’importanza dell’equilibrio

Un punto in tre partite ha aperto ufficialmente la crisi del Palermo, con la conduzione tecnica finita nuovamente sul banco degli imputati ma non solo, perché per la prima volta le critiche si sono estese anche a squadra e società, in modo probabilmente esagerato.

Non bisogna fare l’errore come si suol dire di “buttare il bambino insieme all’acqua sporca” creando un clima negativo che va oltre la realtà della situazione che sta vivendo la squadra rosa, la necessità è quindi di mantenere un necessario equilibrio.

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Critiche legittime fino a un certo punto

Perché se è pur vero che le prestazioni in campo non entusiasmano per gioco espresso e, purtroppo, nell’ultimo periodo anche per tenacia e compattezza, è anche vero che qualunque compagine può attraversare dei momenti di appannamento nel corso di un campionato lungo e complesso come quello di serie B.

Così le critiche alla società sembrano assolutamente fuori luogo se per un attimo si riflettesse sull’importante sforzo economico e di competenze che questa proprietà ha profuso per consentire al Palermo un salto di qualità: dal centro sportivo costruito in tempi record, agli importanti investimenti nella rosa e nella struttura societaria.

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Serve insomma equilibrio perché in serie A si va tutti insieme, squadra, società ma anche tifoseria, che in queste circostanze deve dimostrare maturità, oltre che sconfinata passione sulla quale nessuno può obiettare.

Fermo restando che è legittimo criticare le prestazioni o le scelte tecniche se si rivelano deludenti e non produttive, ma sempre senza non distruggere anche tutta la casa oltre qualche piatto…

Una casa rosanero che al di là dei risultati contingenti del rettangolo di gioco sta crescendo con fondamenta solide e rosee prospettive, come forse mai accaduto prima nella lunga storia del club di viale del Fante.

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Basta poco per riprendere il cammino

In fondo, sbollita la rabbia per queste due sconfitte consecutive, ci si renderebbe conto che anche solo una vittoria nel recupero di domani con il Brescia può rimettere il percorso sul binario giusto, con la possibilità domenica con il Cittadella di riprendere la corsa.

E allora quantomai come adesso serve l’apporto dei tifosi e il sostegno di tutti, perché come dice un vecchio detto ci vogliono anni per costruire la fiducia, secondi per romperla e un’eternità per ripararla.

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