Federico Di Francesco, ultimo acquisto della società rosanero, si è presentato ai microfoni in conferenza stampa in un’intervista esclusiva per parlare della nuova esperienza in Serie B con la maglia del Palermo.
Le dichiarazioni di Di Francesco
Ecco le prime parole del centrocampista classe ’94 ex Lecce:
“Primo gol all’esordio alla FeralpiSalò? Ci tenevo a ringraziare la società per l’opportunità, al di là del gol all’esordio. Conoscevo molti dei compagni che mi hanno accolto fin da subito alla grande. Penso che gli stimoli e l’ambizione per un calciatore siano la cosa più importante. Quando ho parlato con la società ho percepito subito che si tratta di una squadra che vuole crescere e ambisce in grande. Sappiamo che è un campionato duro perché ci sono tante squadre corazzate, ma dobbiamo cercare di dare tutto. Il gruppo c’è, i presupposti ci sono. Ci guida una delle proprietà più importanti al mondo, quindi tutti questi fattori mi hanno portato a scegliere questa squadra. La voglia di intraprendere questa avventura era tanta e sono felice così”.
“Mio padre Eusebio? Mi confronto con lui per tutto, non solo nel calcio, perché è una figura di riferimento per me. Lui ci ha giocato contro sia da giocatore sia da allenatore, quindi aveva percepito la grandezza di questa piazza e mi ha consigliato di andare”.
Subito dopo, ancora qualche domanda sul suo impatto al Barbera: “Il cambiamento porta con sé stress. Ho fatto più viaggi che allenamenti, quindi avendo un solo allenamento sulle gambe avevo diverse incognite se entrare o meno. Quando sono entrato al Barbera, anche solo per 10 minuti, è stato emozionante e poi fare gol all’esordio, sotto la curva per giunta: non si può desiderare inizio migliore. Una bella giornata da ricordare. Il gol l’ho dedicato alla mia famiglia che adesso è a Lecce e poi ai tifosi che mi hanno accolto con tanto entusiasmo. Il gruppo? Conoscevo Lucioni, Ceccaroni, Mancuso, Stulac. Posso dire che sono tutti ragazzi che hanno in mente l’obiettivo di fare un campionato competitivo e mi sono subito sentito a mio agio già dal primo giorno”.
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