Reggina-FIGC è scontro. A Lecco sperano nel CF
Per la Covisoc conti non in regola, il club calabrese punta sui tempi stabiliti dal tribunale fallimentare.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
L’articolo di Giorgio Marota si concentra sul caos societario in casa Reggina e Lecco, le cui sorti sembrano essere ancora appese a un filo. Nel caso dei lombardi la prefettura di Padova ha concesso in ritardo l’utilizzo dell’Euganeo per consentire lo svolgimento delle gare casalinghe della squadra, alla luce dell’inagibilità del Rigamonti. I neopromossi in B dunque hanno presentato ricorsi e documentazioni affinché la questione possa essere risolta nel minor tempo possibile (e in positivo naturalmente).
Per provare a trovare un punto di incontro si è espresso anche il presidente bluceleste Di Nunno, manifestando la volontà di dimettersi nel caso in cui il club non dovesse giocare in cadetteria. L’ultima parola spetterà quindi al consiglio federale (intenzionato a dare l’ok ai lombardi per militare in cadetteria) che si riunirà il prossimo 7 luglio.
Caso Reggina
Ben diverso, seppur preoccupante, è il problema della Reggina che, secondo la Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche), non ha saldato i debiti tributari e previdenziali: ciononostante il club amaranto ha ottenuto una riduzione al netto pari al 95% da versare entro il 12 luglio. Gioca un punto a sfavore il tempo dal momento che la somma sarebbe dovuta essere versata entro il 20 giugno (data ultima disponibile a frotne dell’iscrizione al campionato).
La Reggina dovrà quindi fare risolvere la questione non solo da un punto di vista economico, ma anche istituzionale visto che il comune stesso ha espressamente chiesto, in una nota, chiarezza da parte del club. Una partita delicatissima da disputare a testa alta per le sorti della società.
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