Che bella giornata per il Palermo. Vittoria di platino, c’è il balzo play-off
Autogol di Meccariello e Brunori, i rosa battono la Spal e salgono al settimo posto.
Le concorrenti dirette frenano, si torna a sognare.
Si aprono nuovi scenari – Salvezza archiviata, ora un mini torneo di due partite. Il n.9 ammonito, a Cagliari non ci sarà.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Carlo Brandaleone sottolinea come battendo la Spal il Palermo ha messo un punto fermo sulla stagione cioè ha conquistato la salvezza matematica e i play-off sono vicini anche grazie ai risultati sfavorevoli delle altre contendenti. Forse ieri è finito il campionato del realismo, della concretezza ed è iniziato uno nuovo quello dei sogni e della speranza. Un campionato in cui il Palermo adesso potrà giocare con la testa e le gambe più leggere, potrà giocare per vincere e non per non perdere.
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E chissà che con questo stato d’animo diverso la squadra non possa giocare in maniera più continua e più lucida eliminando certe pause. Perché anche ieri dopo aver dominato per quasi un’ora, aver fatto due gol e sbagliate clamorosamente altre occasioni il Palermo si è fermati ed ha consentito alla Spal di riaprire la partita andando in sofferenza negli ultimi minuti e tenendo con il fiato sospeso i ventimila del Barbera che poi sono diventati i veri protagonisti. Per un tempo il Palermo ha dominato segnando due gol e potendone fare altri; la Spal a differenza di Benevento e Cosenza si è sfilacciata ed ha concesso ai rosanero intere praterie.
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Nella ripresa però si è assistito ad una partita diversa, nervosa e frammentata con il Palermo che ha arretrato lasciando spazio in mezzo al campo, abbassando il ritmo con il solo Segre che andava a battagliare a centrocampo. La Spal non ha fatto niente di straordinario perché non è una squadra in salute ma inserendo un centrocampista Oddo ha sfruttato la flessione del Palermo e si è conquistato una serie di corner su cui al 1′ è arrivato il gol e per il Palermo è iniziata la sofferenza.
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Lo stato d’animo dei rosa non era più lo stesso, la paura di subire l’ennesima rimonta, ha complicato le cose e il pubblico è corso in aiuto trasformando il terreno di gioco in autentica corrida. Tra qualche strafalcione, qualche errore per la fretta e la stanchezza, il Palermo è riuscito a tenere anche perché la Spal non ha fatto nulla di clamoroso e Pigliacelli non ha dovuto compiere interventi straordinari. Ma il fatto stesso di aver dovuto contare i minuti finali ha reso il finale di partita caldo come il pomeriggio del Barbera.
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