Venezia Palermo

Era iniziata benissimo ed è finita come peggio non potesse. Il Palermo a Venezia esce sconfitto e umiliato. Adesso i playoff diventano quasi un miracolo con i rosanero che non riescono più a vincere. Eppure la sfida si era messa sui binari giusti, ma il poco cinismo e le troppe sbavature difensive hanno contribuito ad un pomeriggio da incubo. I lagunari invece guadagnano tre punti fondamentali che di fatto li allontanano dalla zona playout. Venezia-Palermo finisce 3-2.

Primo tempo: Palermo avanti, poi Pigliacelli regala il gol al Venezia

Match che inizia con uno squillo del Venezia, col suo bomber Pohjanpalo che prova ad anticipare Marconi nell’area piccola, ma l’arbitro segnala una posizione di fuorigioco. Al quinto minuto, però, è il Palermo a passare in vantaggio con Brunori, che ha dovuto aspettare qualche minuto prima di esultare per un check del Var. Primi dieci minuti di grande ritmo da entrambe le parti con un Verre ispiratissimo e vera spina nel fianco del reparto difensivo dei lagunari.

Rosanero pericolosissimi nelle ripartenze, e al 13° Soleri si divora il gol del raddoppio facendosi ipnotizzare da Joronen in un vero e proprio rigore in movimento. Al minuto 20 un rinvio sbagliato da Pigliacelli regala il pareggio al Venezia con Johnsen che ne approfitta. Il Palermo non si perde d’animo e pochi minuti dopo dagli sviluppi di un calcio d’angolo si rende pericoloso con Marconi. Nella fase centrale del primo tempo i ritmi si abbassano leggermente, ma i tentavi di conclusioni non mancano per ambe due le squadre. Al minuto 40 sempre Johnsen va in gol, ma l’assistente di gara alza la bandierina strozzando il suo grido di gioia. Primo tempo che si chiude con i padroni di casa in avanti e con i rosa che provano a contenere e ripartire.

Secondo tempo: il tracollo

La ripresa inizia con un doppio cambio nelle file degli arancioverdi: entrano in campo Cheryshev e Andersen per Milanese e Ellerston. Squadre che riconfermano i ritmi elevati con la propensione a far girare il pallone per cercare l’imbucata per gli attaccanti. Al minuto 57 il direttore di gara decide per il cacio di rigore al Venezia dopo ad un fallo di Nedelcearu su Pohjanpalo. Dal dischetto si presenta proprio il finlandese che non sbaglia e porta in vantaggio i lagunari. La festa dei veneti però non si ferma e sugli sviluppi di una ripartenza Zampano serve Tessman che firma il 3-1.

Al minuto 81 il Palermo prova a reagire con Brunori ma il suo tiro si stampa sulla traversa. Al minuto 84′ Sala sulla sinistra prova a sfondare ma viene steso in area. L’arbitro assegna il calcio di rigore, che Tutino trasforma, accorciando le distanze. Nei minuti finali i rosanero provano a trovare il pareggio con Nedelcearu che di testa manda a lato. Dopo 6 minuti di recupero l’arbitro decreta la fine del match. Il Palermo perde a Venezia e adesso è crisi.

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