Palermo – La formazione è una girandola. Con punti fermi: i «titolarissimi»
Marconi fuori per squalifica o infortunio, Verre determinante.
Da Pigliacelli a Brunori, passando per Mateju, Nedelcearu e Gomes: difficile rinunciarci.
Il ruolo di chi va in campo. A prescindere dai nomi, è l’interpretazione a fare la netta differenza, come con il Modena.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Salvatore Orifici
Una formazione in continua evoluzione ma ad oggi stabilire quello che è l’undici titolare di Eugenio Corini è praticamente limpossibile da decifrare. Con il Perugia, Corini ha optato per un 4-2-3-1 con Buttaro e Sala sugli esterni e Nedelcearu-Marconi coppia centrale. In mezzo al campo Broh e Damiani con Valente, Floriano ed Elia a supportare Brunori. Contro il Genoa, il Palermo si è schierato con un 4-3-3 che vedeva l’inserimento di Mateju come terzino sinistro e un tridente a centrocampo totalmente inedito: Saric, Segre e Stulac. Davanti, Brunori con Di Mariano ed Elia. Nelle due vittorie consecutive ottenute contro Modena e Parma, infatti, Corini ha avuto modo di presentare lo stesso “11”, portando a casa 6 punti: Mateju, Nedelcearu, Marconi e Devetak in difesa; Broh, Gomes, Segre a centrocampo; Valente, Brunori e Di Mariano in attacco. Contro il Benevento qualche cambio tra i titolari. Contro il Bari Corini 3-5-2, con Pigliacelli, Mateju-Nedelcearu-Marconi, Valente e Sala ad agire come esterni di una mediana formata da Saric, Segre e Damiani. In attacco Di Mariano e Brunori. Vittorie anche contro Ascoli e Reggin con gli stessi undici. Contro il Modena fuori per infortunio Brunori e dentro Soleri con Tutino in attacco.
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