Spal Tacopina

Serie B – Brescia e Spal, va in scena la crisi del calcio globe-trotter

Dopo i fasti di Cagliari un crollo dopo l’altro per Cellino ora nel mirino dei tifosi.

I giorni migliori Tacopina li ha vissuti a Venezia. Il Bologna lo liquidò con 3,5 milioni.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Carlo Brandaleone sottolinea le difficoltà di due squadre e di due presidenti, Brescia Spal con alla guida Cellino e Tacopina, due fra i personaggi più popolari e controversi del calcio italiano ora alla guida delle squadre ultime in classifica sebbene due anni fa erano in massima serie.

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Cellino e Tacopina stanno vivendo momenti difficili e non riescono a trovare una soluzione ad una situazione che appare irreversibile. Il Brescia ha cambiato quattro allenatori e la Spal tre ma ogni mossa non ha dato i risultati sperati. Cellino a Brescia è diventato bersaglio della tifoseria e dopo la sconfitta col Genoa è stato inseguito dai tifosi e si è chiuso negli spogliatoi per poi essere liberato dalla polizia dopo due ore. Non se la passa meglio Tacopina a Ferrara in una piazza calda. Una gestione fantasiosa e sperimentale del calcio convinti dell’idea che ogni piazza è buona per fare business.

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Cellino ha fatto la storia a Cagliari dove per 17 anni ha disputato il campionato di Serie A: si è lasciato alle spalle tanti successi ma anche tante vicende giudiziarie. Poi il passaggio al Leeds in quella che fu definita una gestione da manicomio. E a Brescia, tranne l’iniziale innamoramento culminato con la promozione in Serie A, sta andando ancora peggio. A gennaio nessun intervento sul mercato anzi, il presidente addirittura era in vacanza ai Caraibi durante il mercato.

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Tacopina, avvocato di grido a New York con personaggi illustri fra i suoi clienti, finora non ha saputo gestire le emergenze. Arriva nel calcio italiano nel 2011 portando Pallotta alla Roma e ne diventa vicepresidente. Viene liquidato e nel 2014 convinse l’italo-americano Saputo prendere il Bologna. Le cose andarono male fra i due e Tacopina venne liquidato con una cifra intorno ai 3 milioni e mezzo di euro. Ricominciò nel 2015 a Venezia in Serie D e in due anni con Perinetti e Pippo Inzaghi portò i lagunari in serie B; nel 2021 ci riprova a Ferrara ma le cose sembrano dargli torto.

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La crisi di due club importanti ma forse anche un modo diverso di fare calcio, un calcio globetrotters quello di Cellino e Tacopina, a caccia di onori e forse anche di quattrini. Un calcio individualista, passionale, con poca pazienza che ormai sembra superato dalla gestione dei grandi gruppi finanziari che ormai primeggiano sulle scene.

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