Pisa-Palermo si avvicina: manca sempre meno alla sfida di sabato 4 marzo. All’Arena Garibaldi alle ore 14:00 andrà in scena il big match tra toscani e siciliani. Il tecnico rosanero, Eugenio Corini, ha parlato in conferenza stampa della prossima gara.
Le dichiarazioni di Corini
“Abbiamo sofferto sui calci d’angolo perché la Ternana è tra le prime tra le occasioni create su questo fondamentale. Sfruttando il dinamismo di Mantovani o la fisicità di Diakitè sono stati pericolosi: potevano marcare meglio in alcune di queste occasioni. Pigliacelli ha fatto delle parate straordinarie. Sottolineo il lavoro del preparatore dei portieri Marotta e del suo collaboratore Lo Galbo, che hanno fatto un lavoro straordinario su Mirko. Lui sta facendo un campionato di valore: dà le sicurezze che un portiere deve dare con grande qualità. Di Mariano? Lo stimo tanto e lo conosco molto bene: sta convivendo da circa un mese con un problema al ginocchio e con la tracheite. Contando che Valente sta facendo molto bene a destra, dentro una stagione molto lunga è fisiologico che ci siano dei periodi dove un giocatore rende bene, ma la mia stima rimane inalterata. Contro la Ternana abbiamo fatto dei cambi di qualità, perché li abbiamo schiacciati alla fine. Di Mariano ha le qualità per essere un titolare a tutti gli effetti o per essere un ottimo cambio”.
“Cerchiamo sempre di creare alternative per il gol. Quando vinsi il campionato a Brescia avevo Donnarumma capocannoniere ma subito dietro avevo Torregrossa. A Lecce avevo Coda e subito dietro Stepinski e Pettinari. Di conseguenza bisogna lavorare per Brunori, che è un grande finalizzatore ma sa anche giocare a calcio. Se vogliamo diventare una squadra forte dobbiamo avere la capacità di avere più soluzioni. Alcuni meccanismi vanno oleati, ma se penso alle difficoltà che avevamo nelle prime partite vedo un miglioramento. Questo è un lavoro continuo a cui dobbiamo dare sempre più continuità”.
“Anche il Pisa – continua Corini – sono fluidi nella costruzioni. Spesso construiscono a quattro. Sono molto bravi nelle aggressioni, ma se riusciamo a contrattaccare sul lato debole possiamo prenderci dei vantaggi. Hanno fisicità sulle punte e crossano molto bene ma dobbiamo valutare bene per contrastarli. Le transizioni negative fanno parte di una mancanza di lucidità, il che è fisiologico: non è solo questione atletica, ma anche mentale. Se fissi dei giocatori oltre le linee avversarie, è normale che poi perdi palla nelle transizioni. Si cresce commettendo qualche errore”.
“Marconi sta bene, è affaticato come tutti quelli che hanno giocato una partita intera. Bettella l’ho visto bene, ma non ho potuto sviluppatreuna settimana tipo che mi avrebbe dato una percezione diversa della sua forma fisica. Devo valutare bene una rotazione che può anche starci. In un momento di massimo stress prendiamo un palo con Vido e abbiamo occasione per vincere una partita in un momento in cui poteva succedere di tutto. Abbiamo affrontato la situazione a testa alta e questo ha creato uno spirito di gruppo e un’identità forte. Affronteremo le ultime 12 partite con una crescita importante e sarà significativo capire come arriveremo a fine campionato. Siamo pronti a capire dove riusciremo ad arrivare, ma vogliamo fare il meglio possibile e migliorarci. Ho la percezione che questa squadra è cresciuta in un campionato che può dare alti e bassi”.
“Se giochi con squadre diverse e hai una buona percentuale di vittoria le premesse già le hai costruite. Alzare il livello significa proprio capire dove possiamo arrivare e dove riusciamo a spingere. Il risultato alla fine è un confine sottile. Ho bisogno del supporto dei tifosi per capire proprio dove possiamo arrivare”.
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