Vito Chimenti è stato l’idolo dei tifosi rosanero sul finire degli anni ’70. Era diventato famoso per la “bicicletta“, un particolare modo di saltare i difensori avversari, alzando la palla con il tacco e facendola passare sopra se stesso e l’avversario. Oggi, purtroppo, ci ha lasciati, all’età di 69 anni, colpito da un malore prima della partita dei ragazzi del Pomarico, una squadra lucana, per cui lavorava.

La carriera di Chimenti

Gli erano bastate appena due stagioni, fra il 1977 ed 1979, in Serie B, per entrare nel cuore dei tifosi rosa e rimanerci per sempre. Nato a Bari nel 1953, ha indossato le maglie del Matera, della Salernitana e del Palermo, prima di approdare in Serie A con il Catanzaro, per poi passare alla Pistoiese ed all’Avellino, sempre nel massimo campionato. Aveva, infine, chiuso la propria carriera da calciatore nel Taranto in Serie B nel 1985.

In maglia rosanero ha collezionato 87 presenze e 32 reti, fra cui quella alla Juventus nella finale di Coppa Italia del 1979, poi vinta dai bianconeri ai tempi supplementari. Rimasto legatissimo al club rosanero, tornava spesso in città. Aveva fatto parte della consulta che aveva scelto la nuova Società, per ripartire dalla Serie D nel 2019, ed aveva anche giocato nella partita fra il Palermo e le Legende Rosanero, osannato da tutto lo stadio anche dopo quarant’anni. Ogni volta che calcava il prato del Barbera non riusciva a trattenere le lacrime. Oggi, invece, le lacrime sono tutte dei tifosi rosanero per l’ex bomber Chimenti.

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